Crisi? Ecco il disastro economico e sociale che sta per arrivare
A breve esploderà una crisi economica di tali proporzioni al confronto della quale la attuale “crisi” verrà definita benessere.
Intanto facciamo un piccolo bilancio a cominciare dal 2007, anno della prima crisi borsistica, fino ad oggi.
Volendo fare una stima grossolana ma prudente della dimensione della attuale “crisi” in termini di Dollari, essa si aggira fra i 3000 e i 5000 miliardi di Dollari, considerando in questa stima le crisi di borsa, le bancarotte bancarie e societarie, le iniezioni di banconote create dal nulla operate da BCE e FED, le crisi industriali derivanti dalla restrizione di liquidità e di fiducia, e ci aggiungiamo la “scoperta” di derivati e titoli spazzatura.
Tanto per avere un termine di paragone , la grande “manovra” di Obama è stata di nemmeno 1000 miliardi di Dollari, per lo più stampati in banconote da 100 dollari al costo di 5 centesimi di dollaro (non esiste nulla dietro il dollaro).
Se andiami a cercare la responsabilità di tutto questo, i primi responsabili sono quegli Stati come l’Italia che invece di colpire il crimine hanno sanato i falsi in bilancio, favorito l’evasione, e sono corresponsabili le banche centrali come la FED e la BCE che stampano banconote senza che ad esse corrisponda qualcosa di reale in economia, così dal nulla, e naturalmente sugli enormi utili essi non pagano le tasse impoverendo i cittadini e il mondo. Parafrasando l’amico Marco della Luna, le banche “possiedono” gli stati, e la dimostrazione è che i salvataggi bancari vengono fatti dallo Stato con finanziamenti e pagamenti che vengono addebitati ai cittadini con la scusa che è essenziale al loro benessere, ed invece si trovano ancora più impoveriti di prima.
Se guardiamo bene, al fondo di tutto, o meglio, la vertice del sistema, ci sono poche mani che gestiscono il mondo attraverso un illegale incredibile arricchimento dato dalla stampa del denaro, e il potere connesso ad esso. E non è possibile uscire dal sistema poiché chi minaccia il monopolio del dollaro quale moneta di pagamento del petrolio viene semplicemente bombardato, come è successo per tutte le ultime guerre.
Data la stima di massima di 3000-5000 miliardi di dollari della crisi fino a qui incontrata, stima molto prudente, il Governo italiano e la finta opposizione parlano già di ripresa (scrivevo nel maggio 2009) o minimizzano la gravità della situazione, ma la realtà scientificamente misurata nei numeri è completamente diversa.
Il 19 febbraio è comparso un articolo su Milano Finanza, che parlava di una gigantesca voragine che si sta per aprire (http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=34978535).
Per intenderci, Milano Finanza è il quotidiano finanziario fra i più letti assieme al Sole 24 ore.
MF ha raccontato dei risultati di uno studio del Governo Europeo (la Commissione) che faceva luce sulla reale situazione delle Banche europee. La commissione UE ha cerato di capire quanto è solido o vulnerabile il sistema delle banche europeo, e quindi parliamo solo della UE, che non è la zona Euro ma ad esso è legato, e quindi non parliamo dell’intero pianeta che per lo più galleggia su un mare di dollari.
Il risultato dello studio è sconvolgente : le banche Europee (non quelle americane) hanno nel loro portafoglio, cioè nella loro contabilità, una media del 40% dei valori in titoli cosiddetti “tossici”, cioé cartastraccia che sarebbe il caso di chiamare “mortali”, perché chi li possiede è finito in termini economici.
Il valore complessivo stimato è di 18000 (diciottomila) miliardi di Euro (cioè circa 24 miliardi di dollari al cambio attuale) di titoli tossici.
Tutti questi titoli tossici verranno prima o dopo alla luce, e questo succederà nell’arco di 1 o 2 anni, periodo nel quale dunque ARRIVERA’ UNA CRISI DI DIMENSIONI DALLE 5 ALLE 8 VOLTE PIU’ GRANDE DELL’ATTUALE .
Cerchiamo di capire di che cosa si tratta. Che cosa sono questi titoli tossici ? Perché essi provocheranno questi fenomeni?
I titoli tossici sono delle truffe finanziarie orchestrate con la complicità di politici e amministratori.
Per esempio, alcuni comuni, fra i quali Napoli, hanno venduto a delle società finanziare dei presunti “crediti” che questi comuni vantavano verso i propri cittadini: stiamo parlando in realtà di tasse locali non pagate come il passo carraio, scarichi fognari ecc, che sono di fatto crediti impossibili da riscuotere, perché i cittadini nel frattempo erano emigrati o morti, o comunque non avevano i mezzi e la cultura di pagare.
Invece di andare a riscuotere queste somme, cosa per altro impossibile, gli amministratori specie meridionali hanno trovato più intelligente ed utile ed anche facile “vendere” questi “crediti” a società di riscossione, per una frazione del loro valore.
Attenzione però che in effetti questi crediti erano “inesigibili”, ossia carta straccia.
Ma le società che hanno comperato, a loro volta, invece di riscuotere (ben sapendo di cosa si trattava) hanno collocato nelle borse e nelle banche dei titoli di sé stesse, in quanto società capitalizzate con un presunto “credito” in realtà fatto di carta straccia.
E’ così per esempio che la stessa INPS nel 1998-1999 ha venduto alle borse circa 50 miliardi di Euro di contributi non pagati, chiamandoli “cartolarizzazioni”.
Le banche e gli azioni li hanno comperati, e rivenduti ai risparmiatori, ed ora si scopre che sono “titoli tossici”, ossia carta straccia.
Dobbiamo dire le cose come stanno: SONO STATE TRUFFE A DANNO DEL RISPARMIO PUBBLICO.
Coloro che erano al governo allora sono gli stessi che hanno LEGALIZZATO LE TRUFFE SANANDO I FALSI IN BILANCIO, ed oggi dicono che tutto va bene e che tutto riprenderà presto come prima. Sperano così di lasciare il pacco al prossimo che arriva o di continuare come si è fatto negli ultimi 20 anni.
Invece la crisi, quella vera, comincerà a scoppiare fra l’autunno 2009 e l’estate del 2010 . Oltre alle aziende fallite e molta disoccupazione, non mi sorprenderò nel vedere imponenti moti sociali.
Chi mi conosce sa che dico queste cose da mesi, così come avevo pronosticato l’attuale crisi da anni, ma ho aspettato a fare queste constatazioni pubblicamente per arrivare all’evidenza che i “poteri” pubblici mentono consapevolmente.
Il regime sa che tutto ciò sta per arrivare, e a noi non resta che prepararci al cambiamento, per dirigerlo in una opportunità di cambiamento.
Non credo nel cambiamento globale, ma in una presa di coscienza e un cambiamento locale che diventerà una ricetta per altri territori.
Con Venetie per l’Autogoverno abbiamo cominciato a farlo nel voto del 6 e 7 giugno, la Provincia di Padova poteva diventare un territorio autogovernato e la stampa, consapevole di ciò, ci ha censurato tutta insieme sovvertendo la costituzione.
Anche non dovessimo vincere le elezioni, il diritto di autogoverno e di trattenere il 100% delle tasse nel territorio è un diritto di legge dal 1971 e va applicato.
Le cause e i ricorsi che da anni portiamo avanti uniti ad una presa di coscienza sempre più diffusa realizzeranno il risultato comunque.
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=34978535
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=14472
per chi non crede a quello che dico …… si ricrederà come molti altri hanno già fatto.
Danilo
1 Agosto 2009 @ 15:10
si credo che questa sia la strada che stiamo percorrendo, la crisi travolgerà tutto o quasi tutto, però servirà a far conoscere quello che davvero conta nella vita in comune e cosa vuol dire “mutuo soccorso” da entrambi i lati ci si deve aiutare, l’unic amaniera per venirne fuori sarà il mutuo soccorso e la riscoperta dell’onestà , parola svuotata oggi di qualsiasi significato se non addirittura derisa. In fin dei conti la crisi ci darà una grande scossa, vediamo se i ladri che ci governano e dirigono le nostre economie saranno felici dei loro risultati!
Sondaliena
31 Luglio 2009 @ 18:07
Articolo interessante se privato della assurda componente anti meridionale (sei sicuro che al nord il fenomeno non ci sia? – io non ne sarei così sicuro) e della ancor più assurda proposta di trattenere il 100% delle tasse nella tua regione (è l’obbligo al mutuo soccorso tra le regioni dove lo metti?)
Il popolo non reagisce allo stato di cose proprio perchè legge cose come queste e teme che, col cambiamento, arrivi di peggio.
Provate a suggerire strategie ragionevoli, mutualistiche, comunitarie e vedrete che seguito avrà la nuova politica.
Mi spiace, non sei malaccio come articolista.
Mr. Nessuno
20 Maggio 2009 @ 14:17
Ciao,
Io le dico dal giorno stesso del fallimento di lehman brothers queste cose, e sono mesi che mi danno del pazzo catastrofista…sarà brutto, ma sto’ tifando per la crisi, solo così l’economia farà il passo obbligatorio dall’era 1.0 alla 2.1 (oggi siamo in 2.0…la fase del cambiamento!!!).
Purtroppo la storia insegna: vedi Argentina (prova generale della crisi mondiale in scala ridotta e il caso Enron, altra prova su come rubare i soldi e le pensioni ai piccoli risparmiatori).
Ciao
Mr. Nessuno
18 Maggio 2009 @ 18:36
Ciao,
sarebbe un articolo interessante da leggere, ma devi reimpaginarlo…e poi torno a leggerlo.