The deficit in the marketing of the Venetians.
Noi veneti abbiamo un grosso problema: non sappiamo comunicare. Per esempio non gridiamo quando c’è da gridare, e così ci facciamo sovrastare dalla ragioni di chi grida, lasciandoci ignorati. Quando stiamo male, soffriamo in un composto e dignitoso silenzio, eventualmente se piangiamo lo facciamo in disparte, e questo fa sì che gli altri se ne freghino di noi, anzi non sanno nemmeno dei nostri problemi. On the other hand questo è il nostro carattere e la nostra cultura. Inoltre pur avendo fra i veneti montagne di talenti, non sappiamo valorizzarli, e il risultato è che restano ignorati e finiscono con l’essere emarginati anche nel loro settore di eccellenza. Questo isolamento comporta un ulteriore problema, perché quando ci si trova a fare squadra nella comunicazione finiamo inevitabilmente a “sgomitare” , e questo non solo va a discapito della squadra e degli altri, ma di riflesso anche di noi stessi .
Insomma abbiamo un drammatico deficit nel marketing! Triste constatazione per un popolo che eccelleva nei commerci. Credo che questo sia non solo il portato di come il sistema italiano ci abbia ridotti a meri produttori, escludendoci dalla rappresentanza politica ed istituzionale se non limitata agli affiliati al sistema di potere, ma credo sia anche un portato millenario della nostra antica repubblica che è stata spazzata via lasciandoci privi del sistema a noi più consono. Infatti la Repubblica Veneta era come una grande mamma che pensava ai suoi buoni figli, cercava di capire le nostre esigenze, valorizzava i talenti, anche nelle letteratura e nelle scienze, dava risposte ai bisognosi prima che essi scendessero in piazza, e premiava i giusti con il giusto. Tutti noi veneti ancora ci attendiamo che lo stato sia così, rimanendo perennemente amaramente delusi perché quella che ci governa oggi non è quella repubblica.
Arrivati al punto in cui ci troviamo si tratta ora di imparare ad essere quello che non siamo, cioè italiani, oppure soccombere nell’indifferenza altrui, che sarà pure la loro soccombenza economica.
For my part, specialmente nella mia attività politica, mi sono concentrato nel comunicare alcuni concetti difficili rendendoli semplici, concetti secondo me fondamentali per il cittadino, e in parte, proprio per le stesse ragioni comuni ai veneti, non ho saputo farlo nella maniera “accogliente” che magari meritava. Sono così stato facile preda della delinquenza politica che usa la denigrazione, la calunnia e la truffa per schiacciare l’avversario. Ma il messaggio è comunque passato, perché mi sono specializzato nella comunicazione online che è per natura poco censurabile. Sono riuscito così a portare il mio sito www.palmerini.net ad essere fra i più visti nelle tematiche che riguardano i veneti e il percorso di libertà. Sono diventato bravino in questo, tanto che anche quest’anno insegnerò Web Marketing, in ben 2 scuole, e che un importante guru della moda italiana e mondiale mi ha chiamato a valorizzare la sua comunicazione web. E oggi ho fatto un piccolo ulteriore passo: ho spiegato a chi mi segue un concetto sui veneti nel contempo valorizzandomi. Che gli invidiosi schiattino ancora.
Qualcuno troverà questo post un po’ “tronfio”, e magari indicherà l’eccellenza e l’umiltà degli svedesi come esempio da seguire, ma purtroppo devo ricordare che i veneti non sono indipendenti come loro e devono sottostare al sistema nel quale si trovano, quindi l’autosponsorizzazione è necessaria.