Già dal ’33 i comunisti italiani d’accordo con quelli jugoslavi per annettere alla Jugoslavia tutta l’Istria e la Dalmazia.

Come mai Istria e Dalmazia non sono più con il resto delle Venezie ?

Simple: the Italian Communists, including Togliatti, erano d’accordo con i Comunisti Jugoslavi per “annettera” what land, even at the cost of ethnic cleansing style Stalin

Il fatto è provato da molti elementi storici e documentali.

Intanto già nel ’33 l’internazionale comunista aveva sancito che quelle terre dovevano essere annesse.

Inoltre il proclama dell’8 settembre aveva chiaramente affermato la volontà di prendere i poteri costituzionali facendo eversione dell’ordinamento monarchico dello Stato.

Poi nel ’45, while Tito was advancing in Trieste infoibando thousands of people, Togliatti and other inneggiarono the partisans that all Venice , as legitimately Slovenian, Tito had to get to the service, calling “liberator”.

Finally , poiché gli accordi con gli alleati imperino la nascita della Repubblica Jugoslava del Nord Italia, i comunisti al governo d’Italia impedirono che Istria e Dalmazia votassero al referendum del ’46 , denying them citizenship rights, and recognizing the fact of the occupation and the ethnic cleansing policy that Tito brought forward , più tardi anche con i trattati.

Adesso un altro documento storico che conferma questa storia è emerso dagli archivi : già dal ’43 erano pronte le liste delle persone da epurare, written by Italian and Yugoslav communists together.
To say the historic Slovenian Leskovar, il quale ha affermato che «già nel 1943 there were lists of potential victims in Ljubljana and Trieste, queste ultime elaborate insieme da comunisti italiani e sloveni».

However, non si può ignorare la volontà di sterminio etnico che ha sempre animato quelle terre, tanto più alla luce dei campi di concentramento e l’epurazione volute dagli italiani. in conclusion, there was a purge of communist politics , specie contro i fascisti che si erano macchiati di crimini contro l’umanità, ma non si può sottovalutare la componente etnica che da secoli voleva scacciare i veneti dalle proprie terre, e non volerlo ammettere vuol dire non voler fare i conti con le proprie responsabilitàdi popolo.

Lascio il lettore all’articolo del messaggero del 4 DECEMBER 2008, But I ask a question: se l’Italia repubblicana ha “sold” Istria and Dalmatia to Yugoslavia , dato che lo stato jugoslavo non esiste più e non ha eredi, on what basis the right of Slovenia and Croatia have these territories ? And the right to a referendum that was enshrined in the Treaties ?

La risposta è nota: current states have no rights in the territory , and they know it well, but as confirmed in this interview http Lacota://www.luigigandi.com/index.php?mod=none_Fdplus&fdaction = watch&url = sections / 01_Orizzonti_Blu / 90-years-before-war-2.flv
l’attuale situazione è voluta dal governo italiano.

Deported, liste già pronte nel ’43 (Messaggero Veneto 04 Dec)

lunedì 08 DECEMBER 2008

Ljubljana researcher says: furono preparate da comunisti italiani e jugoslavi La tragedia a guerra finita è stata al centro di un convegno svoltosi a Venezia

Italian and Slovenian historians gathered in Venice for the conference “1943-1956-Dalle foibe .all’esodo-Il perché del silenzio dei vivi”, organized by the Center studies and historical research Silentes loquimur of Pordenone and moderated by the journalist TG5, Daniel Moro.

Also present was the president of the regional council of Friuli Venezia Giulia, Eduard Ballaman. Il confronto che si è sviluppato ha avuto come base di partenza il volume dello storico Marco Pirina, the title of which gave its name to the conference. Among other has outcry thesis, in particular, the Ljubljana researcher, Matej Leskovar, translator, moreover, of Oriana Fallaci's books. Secondo Leskovar, la tragedia delle foibe non può essere considerata una
resa dei conti tra Sloveni e Italiani ma dovrebbe essere inserito nella volontà di espansione del comunismo e per questo motivo ci furono anche vittime slovene. Leskovar ha evidenziato che «già nel 1943 there were lists of potential victims in Ljubljana and Trieste, queste ultime elaborate insieme da comunisti italiani e sloveni».

Just recently the book Pirina had raised considerable uproar in Gorizia, in quanto riporta il fatto che alcuni deportati nell’ex Jugoslavia sarebbero stati ancora vivi numerosi anni dopo il loro sequestro e fra loro anche alcuni goriziani.

Affermazione che ha nuovamente riproposto il problema dell’apertura di tutti gli archivi riguardanti l’ancora oscuro periodo del dopoguerra, Gorizia with the hundreds of citizens taken from their homes and deported. To be honest, few years ago, all’epoca dell’amministrazione Brancati, A list of names was made public and it was decided Prefecture will open an office (still in operation today) a disposizione di quanti volessero chiedere informazioni.Ma torniano ai deportati rinchiusi nelle carceri dell’ex Jugoslavia a guerra finita: of them, except that somehow managed to flee, i familiari non seppero più nulla e per decenni hanno chiesto non vendetta e, At bottom, nor Justice, but simply to know where their relatives are buried, A request that, After many promises, non è ancora stata esaudita. (p.a.)