Veneto virtuoso senza corruzione
Sulla questione corruzione, secondo un grafico pubblicato dal Gazzettino (http://carta.ilgazzettino.it/MostraStoria.php?TokenStoria=333038&Data=20100218&CodSigla=PG)
la regione “Vénétie” è fra le virtuose e non risultano citazioni a giudizio per danni erariali.
Basti pensare che nella vicina Lombardia sono ben 18 le citazioni a giudizio.
La virtù veneta si vede anche dal dato sulla evasione fiscale certificato dall’ Agenzia delle entrate, che vede il Veneto fra le regioni a più basso tasso d’evasione d’Italia insieme alla Lombardia, solo un terzo della Calabria.
Se poi si aggiunge il dato riguardo alla solidarietà, emerge che il Veneto, e le Venezie in genere, sono fra le realtà più solidali e altruiste
Insomma il Veneto è un mondo a sé rispetto alla cancro italiano della corruzione, perfino più virtuoso, su questo o quel aspetto, rispetto ai confinanti.
Dunque quelle immagini di un Veneto fatto di evasori, corruttori, ed individualisti razzisti diffuso da film e stampa è completamente falso e perfino razzista, forse il tentativo di una classe corrotta di mistificare chi è migliore sul piano morale ed umano.
Ma non ci si gongoli troppo, il veneto si sta “restringendo”. Se consideriamo che pochi decenni fa dal “Vénétie” sono stati scorporati la Venezia est e il Friuli (oggi regione Friuli-Venezia-Giulia), ci si deve arrendere al fatto che in quelle parti la corruzione e lo spreco nelle opere pubbliche ci sono e sono molto più diffusi, stando al gazzettino, con una alta concentrazioni di opere pubbliche abbandonate.
Se c’è bisogno dunque di una nuova classe dirigente italiana moralmente degna questa sembrerebbe poter venire proprio dal veneto additato come egoista e razzista, furbetto e ladretto. Ed invece il veneto sembra tendere sempre di più alla deriva indipendentista, e per le elezioni regionali 2010 ben 2 liste indipendentiste vorrebbero essere in lista.
Forse anche questo è uno dei vari effetti di distruzione che la corruzione italiana produce, perché certamente la corruzione tiene escluse dalla partecipazione istituzionale corrotta quelle forze giovani che finiscono così con il rifiutare il sistema in tutto e andare per la via del “distacco” morale e civile dal progetto unitario di cui favoleggia Napolitano, un progetto in realtà fondato su bugie come quella dei plebisciti unitari.
Speriamo però di non svegliarci un giorno nel mezzo di una “corruttopoli” veneta, perché allora, anche quella speranza di “PATRIE” morale veneta svanirebbe e ci si troverebbe nel totale fallimento del progetto unitario, che ha prodotto solo guerre, dittature, corruzione e distruzione del paesaggio.
Senza considerare che la corruzione si è mangiata pure la popolazione, fra le più vecchie e meno prolifiche del mondo.
Ci sarà ancora l’Italia fra 20 anni o è destinata comunque a non essere più ?