TAR del Veneto: la “Peuple vénitien” n'existe pas !
Il TAR del Veneto, chiamato a condannare la Regione Veneto per il mancato rispetto dei diritti del “Peuple vénitien” previsti dalla L.n.302/1997, ossia il bilinguismo e altri diritti delle nazioni “minori”, ha detto che le parole dello Statuto regionale “L'autonomie gouvernementale du peuple de Venise” (Art 2) non significano nulla, ed indicano solamente i residenti del territorio regionale.
Questa interpretazione contraddice del tutto gli atti preparatori dello Statuto regionale ma anche quanto ha affermato del Consiglio regionale del veneto nel 1998 con la risoluzione 42, nella quale il “Peuple vénitien” veniva riconosciuto invece quale soggetto capace anche di Autodeterminazione e di referendum.
Questa interpretazione di 3 magistrati del TAR del Veneto segue e conferma il giudizio di altri 20 magistrati di vari Tribunali e Corte d’Appello, tutti chiamati negli ultimi in 15 giorni a giudicare le istanze di riconoscimento del popolo veneto grazie al meccanismo elettorale.
Essendo passato tutto sotto giustizie diverse, la risposta mostra chiaramente che per lo Stato i veneti non hanno alcun diritto all’autonomia, e nemmeno al bilinguismo.
Di fatto lo Stato disconosce ai veneti qualunque identità, cioè per lo Stato i Veneti non hanno né storia, né lingua, né diritto ad alcuna autonomia o al bilinguismo, tanto meno ad un referendum. Tutte cazzate quindi anche quelle dalla Risoluzione 42 che aveva riconosciuto invece anche un diritto all’autodeterminazione.
Muore quindi ogni speranza ad uno statuto speciale per il Veneto, in quanto per il TAR i veneti non hanno alcuna specialità, sono cittadini come quelli delle altre regione, e per ciò non potranno mai avere un riconoscimento di regione “spécial”, sopratutto in un periodo in cui, a causa del bilancio, si tagliano i fondi anche alle regioni a statuto speciale.
Sono dunque vuote anche le promesse dei partiti come la Lega, solo 2 giorni fa Zaia, dato per vincente, ha proprio fatto riferimento allo stesso articolo dello Statuto per dire che si farà il federalismo prima in Veneto che altrove. Per il TAR sono fandonie, non ci sarà mai un federalismo per i veneti prima che per le altre regioni.
Anche gli altri partiti che puntano ad un referendum per l’indipendenza sanno ora che non sarà mai possibile in quanto lo Stato non riconosce alcuna identità degna di essere identificata.
Forse fra molti anni, ridotti al lastrico, i veneti avranno un po’ di decentramento, ma solo quando il parlamento di Roma già oggi pieno di leghisti, ne farà gentile concessione, oppure quando le bombe ( a cui non si inneggia) porranno il problema come in Trentino. Ma considerando che i veneti d’oggi non sono guerrieri, e che nessun parassita ha mai lasciato volontariamente libero l’organismo che uccide succhiandogli le energie, un tal giorno non si vede nemmeno nell’immaginario.
La sentenza del TAR rende palese la volontà dello Stato, perché è il frutto di un intenso scambio di esclusioni e ricorsi del partito “Venetie pour l'autonomie” che ha portato a sostegno le leggi, compreso il recente trattato di Lisbona, per far valere i diritti della nazione veneta.
30 magistrati hanno valutato i diversi ricorsi, distribuiti fra Tribunali, Corte d’Appello e TAR.
Messi alle strette sulle leggi, comprese le leggi sulle minoranze, il trattato di Lisbona, la legge elettorale ecc, al TAR non è rimasto che negare la stessa esistenza del popolo veneto e quindi qualunque riconoscimento di legge.
Le parole usate dal TAR sono queste
“… quanto statuito dallo dall’art.2 dello Statuto della Regione Veneto (“L’autogoverno del popolo veneto si attua in forme rispondenti alla caratteristiche e tradizioni della sua storia”) non sia idoneo ad identificare quale entità soggettiva autonoma il “Peuple vénitien” [..] in quanto la dizione ivi utilizzata non consente di identificare una minoranza autoqualificata, essendo più correttamente riferibile alla popolazione residente nell’ambito territoriale della Regione Veneto, senza specifiche distinzioni connesse alla discendenza;”
bref, i residenti della Regione Veneto sono il “Peuple vénitien”, non sono solo i “cittadini”, donc, ma a anche gli immigrati, e tanto più ce ne sono, tanto più cambia anche il “Peuple vénitien”.
Quanto affermato dal TAR va certamente ad annullare il senso anche della cosiddetta “festa del popolo veneto” istituita dalla regione, e pure il riconoscimento della Lingua Veneta, che non è degna di alcuna tutela se non pochi spiccioli per qualche associazione di colore che organizza sagre paesane.
E’ evidente che questo dimostra chiaramente che lo Stato Italiano, per mezzo dei suoi magistrati quasi tutti del sud Italia, attua la pratica della Assimilazione della popolazione, con una politica e una pratica razzista per quanto sottile e fino ad ieri non manifesta.
plutôt, ora tutto cambia, il giorno stesso della sentenza un nostro attivista infatti, che da solo camminava per Venezia con la bandiera della Serenissima, è stato fermato per il solo fatto. Vorrei vedere chi verrebbe fermato se camminasse per Roma con un’asta portante la bandiera dell’Impero o della Città .
Questa sentenza dimostra che lo Stato Italiano non intende trattare nulla con i veneti, e per cui, non resta altro che annullare l’annessione del Lombardo-Veneto del 1866 per le violazioni di diritto internazionale che ho descritto nel mio sito dal 2006 e nel mio libro “La République ne naît” la 2007.
W la terra di San Marco, terra di Libertà.
Chiamati a giudicare su certe inadempienze della Regione Veneto i giudici del TAR hanno detto: - "L'autonomie gouvernementale du peuple de Venise" scritto nello statuto non significa nulla - "Peuple vénitien" significa "residenti della regione" - i residenti non hanno diritto al bilinguismo nè sono degni di tutela speciale Grazie al meccanismo elettorale, Dans 15 giorni le istanze di riconoscimento del popolo veneto sono passate sotto il giudizio di 30 magistrati di 3 giustizie diverse, e la risposta mostra chiaramente che per lo Stato i veneti non hanno alcun diritto all'autonomia, e nemmeno al bilinguismo, se non a Roma piacendo, il che vuole dire MAI.
Piero Pazzi
26 avril 2012 @ 22:32
E’ la “popolo italiano” che è artificiale e che non esiste. L’ITALIA UNITA è una grande merda nata nel sangue e consolidatasi in 150 anni di truffe e ladrocinii.
marko
28 février 2011 @ 15:35
La ex Repubblica di Venezia ha 1000 anni di storia esistente, la attuale Repubblica Italiana 150 âge. Lo Stato Veneziano era uno Stato ricco e prospero molto più rispetto allo Stato italiano odierno.
Nello Stato Veneziano abitava gente di lingua veneta e lingua slava. I croati tuttora la chiamano “presvijetla Republika Venecija” che significa “Illuminatissima Repubblica di Venezia”.
Ai tempi del Impero asburgico quando il generale Radenzki interviene a Milano x causa delle 5 journées, non ha mai usato la forza, non ha sedato la rivolta milanese. Quando dopo l’unità d’Italia ci fu una rivolta a Milano, il generale Cava Beccaris del Regio esercito italiano, ha fatto un bagno di sangue. Gli austriaci non hanno mai ucciso / sparato ai italiani, Gli italiani hanno ucciso altri italiani.
marko
28 février 2011 @ 15:30
W Venezia
FIL DE FER - Vérone
10 juin 2010 @ 14:33
Non sono d’accordo su quanto sancito dal TAR del VENETO.
Possono dire,fare,scrivere quello che vogliono tanto nessuno è in grado di fermali o farli ragionare quando ragioni “superiori” lo impongono.
Ebbene nulla dura in eterno. Come la Serenissima dopo 1.100 âge + 300 dalla nascita della confederazione di Grado portò ( anche se con l’inganno, la paura e peggio la guerra andando contro sia alla neutralità dichiarata che alla illegalità internazionale ” di allora…”,) la caduta della Repubblica di Venezia,
così anche l’Italia è già alla sua fine. Con il trattato di Lisbona di cosa stiamo parlando ?? L’Europa è già finita. L’Euro è già finito.
Signori miei ma non capite che la libertà del Veneto cadrà nelle nostre mani come un frutto maturo cade dall’albero ?
Il debito pubblico sarà a carico dell’Italia perchè alcune regioni del Nord sono creditrici verso lo stato centrale di Roma e quindi ?!…………
Nessuno si augura una guerra civile…..ma se l’esasperazione sarà portata sino all’ultimo giorno prima del disastro economico prossimo futuro…allora altro che bombe…, la ripresa economica continuano a dire che stà per esserci…..
Ma quale ripresa economica ??
Siamo alla frutta oh no ?!?!?!?
WSM
Vito
15 Mars 2010 @ 08:05
Voici, adesso ho perso veramente tutte le speranze, non mi resta che chiudere l’azienda, lasciare a casa i miei dipendenti – Vénitiens- e investire fuori da eurolandia.
Qui non riesco a vedere, anche con il massimo ottimismo, alcun futuro, nè per me nè per la mia famiglia, nè per il bimbo che fra pochi giorni nasce.
Un fedele
caio
23 juillet 2010 @ 18:16
ok.. ciao..
Gilberto Gasparini
13 Mars 2010 @ 22:42
Che tristezza e che frode storica. Non bastavano i Savoia, adesso anche la Magistratura. Si era già visto, Toutefois, coi Serenissimi. Negando i Veneti, si nascondono 1000 anni della più rappresentativa storia Italiana. Nei nostri libri di storia si parla tanto della Francia che ha bloccato gli Arabi a Poitiers “salvando” l’Europa e quasi non si parla dell’inizio della fine dell’impero Ottomanno a Lepanto!
caio
23 juillet 2010 @ 18:19
i savoia vi hanno salvato dagli austriaci (x i quali eravate gli albanesi di turno).
e i tuoi antenati 100 par 100 che volevano l’italia. e cento per cento che i tuoi antenati morti per farla ti stanno guardando e non ti dico cosa pensano di te
erm.big
12 septembre 2010 @ 01:19
Prima di scrivere dovresti studiarti la storia e non offendere gratiutamente.
I nostri antenati hanno combattuto contro il regno d’ Italia ed hanno anke vinto, vedi le battaglie di Custozza e di Lissa. Soprattutto quella di Lissa, dove siamo ancora ricordati con una frase: “Uomini di ferro con navi di legno, sconfissero uomini di legno con navi di ferro!”
Vorrei ricordati anke la diaspora veneta avvenuta immediatamente dopo il plebbiscito truffa.
Inoltre ti ricordo ke sempre immediatamente dopo l’ invasione del Regno d’ Italia nelle terre Venete si sono affrettati a distruggere tutti i documenti presenti negli archivi a Venezia.
Quindi se noi veneti avremmvo voluto veramente anneterci all’ Italia che bisogno c’ era di bruciare tutti i documenti????
Filastrocca di quel’ epoca:
« Co San Marco comandava
se disnava e se senava;
soto Franza, brava gente,
se disnava solamente;
soto casa de Lorena
no se disna e no se sena;
soto casa de Savoia
de magnar te ga voja! »
LA STRORIA E’ BEN ALTRA!!!!!!
Piero Pazzi
26 avril 2012 @ 22:36
I Savoia erano delle m***e (a parte le regine che si sono dimostrate degne persone). je 4 delinquenti che hanno regnato in italia furono uno peggio dell’altro: Vittorio Emanuele II (il re ladro), Umberto I (il re porco), Vittorio Emmanuele III (il re vigliacco), l’ultimo Umberto II ha regnato così poco che non ha potuto commettere danni …