Non saro’ candidato nemmeno nel 2018
Diverse persone hanno chiesto le mie intenzioni rispetto a queste elezioni, più o meno caldeggiando una mia partecipazione. Questo nonostante la mia ultima candidatura effettiva risalga al 2009 e non faccia parte di alcun partito .
Faccio gli auguri a tutti, ma non parteciperò, e per alcune ragioni:
1) ho rinunciato alle candidature dopo l’avventura delle provinciali di Padova del 2009, perché allora ho verificato nuovamente l’inesistenza di elezioni democratiche come l’avevo verificata nel 1996. en 2009, dopo aver regolarmente raccolto migliaia di firme, sono stato completamente censurato da tutti i media, nessun giornale parlò di me, nemmeno per dire quanti anni avevo. Questo nel mentre altri movimenti alla prima uscita come il mio avevano il beneficio di mezze pagine di quotidiani. 800.000 elettori furono totalmente privati del diritto di sapere qualcosa di me candidato alla presidenza e pure di tutti i candidati della intera lista. Perfino il Garante regionale dei media reagì dando direttive di riequilibrare la mia posizione, ma non adempì nessuno, tranne Telenuovo ( che forse per il fatto di aver mal inteso il provvedimento come esclusivamente contro di loro mi diventò nemico pur continuando ad invitarmi per un po’). Ebbi solo la fortuna di una trasmissione con l’amico Gandi, che giustamente pretese la presenza di tutti candidati, per cui fui costretto a chiamare personalmente i miei contendenti (!). Il risultato fu ovviamente quello che fu (ma comunque più dei socialisti), salvo il fatto che dopo il voto sparirono ufficialmente la metà dei voti che io stesso avevo contato con le mie mani. Succedono ancora i brogli come nel 1946 o come nel 1866, è un fatto risaputo e dimostrabile. Da tutto ciò si evince che in Italia esiste una “lista di proscrizione” , chi è inserito in essa viene di fatto estromesso dalla vita politica e non può avere giustizia dalla istituzioni. Questo serve a impedire la nascita di movimenti alternativi, quelli che sembrano nuovi se sono visibili sono in realtà fin dall’inizio controllati ed autorizzati. Dell’esistenza della lista di proscrizione ho avuto conferma recente di un alto dirigente dei media. E’ chiaro che ancora attualmente subisco questa censura, e basti dire che Aggregazione Veneta non ha avuto alcuna visibilità per capire che effettivamente siamo un problema per queste fasulle istituzioni. Purtroppo temo che sarà così fin tanto che i Veneti non prenderanno in mano il proprio governo anche dei media divorziando da questo matrimonio unitario nato da stupro.
2) in quanto rappresentante di Aggregazione Veneta la candidatura e la militanza politica mi è sostanzialmente vietata per statuto. Aggregazione Veneta infatti è un ente che rappresenta legalmente i diritti di minoranza nazionale del popolo veneto, droits de l'homme, e proprio per evitare che diventasse uno strumento di carrierismo politico o venisse strumentalizzato per fini di partito nel febbraio 2017 sono state inserite nello statuto forti limiti alla militanza politica, e meccanismi di prevenzione dei conflitti di interessi. Portavoce, Segretario e vice e i membri dell’Assemblea di AV per statuto non possono avere una militanza politica di rilievo, al massimo possono essere consiglieri di un Comune con meno di 15.000 abitanti.
2) la legge elettorale NON ha previsto seggi riservati per i Veneti, sono un nostro diritto per la Covenzione-Quadro sulla protezione delle minoranze nazionali. Abbiamo richiesto formalmente questi diritti con istanza al Presidente della Repubblica ed alle Camere, se ne sono fregati. La legge elettorale è dunque illegale per questo e perché è sostanzialmente incostituzionale come la precedente ed è stata votata da parlamentari non eletti perché senza più titolo dal primo gennaio 2014 (sentenza della Corte Costituzionale).
enfin, sebbene correre in questa competizione sarà a mio avviso inutile come in altre (perché manca la parità di mezzi, la libera stampa e la democrazia di accesso televisivo ) faccio i miei migliori auguri a chi vorrà concorrere per fare qualcosa di buono, sempre che non ci si accompagni a ladri e truffatori o persone palesemente screditate nei fatti. E non posso dare altre indicazioni.
Loris Palmerini