ampoules basse consommation: contiennent du mercure et des cancérogènes à courte portée
Le lampadine a basso sono probabilmente più dannose per la salute umana di quanto non siano benefiche per l’ambiente . A rilanciare l’allarme anche Euronews del 16 septembre 2009.
Emergono vari dati e studi che le incriminano di danno ambientale a causa del contenuto di mercurio, ma anche danni da inquinamento elettromagnetico corresponsabile nell’insorgenza di tumori, oltre che di patologie quali mal di testa, elettrosensitività, scarsa concentrazione,squilibri ormonali e distrurbi del sonno, fino all’epilessia nei soggetti predisposti.
Da diversi anni si denunciava il pericolo costituito dal contenuto di mercurio he nelle lampade a basso consumo si aggira sui 5 milligrammi. Il mercurio, recentemente bandito dai termometri, è un elemento che se ingerito produce serissimi danni al sistema nervoso, ma il prevedibilissimo smaltimento non corretto lo porterà nella catena alimentare tant’è che da tempo è presente nei pesci degli oceani che noi mangiamo, e più sono grandi più ne hanno accumulato.
La Commissione ha dimenticato di ordinar che queste lampade vengano assolutamente smaltite nei rifiuti speciali, non con la normale spazzatura, perché il mercurio contenuto è devastante per la salute, ritornerà in circolo a grande vantaggio concreto dell’industria del farmaco.
Emergono però altre evidenze scientiche, come per i cellulari queste lampadine sono delle piccole bombe ambientali che minacciano seriamente la nostra salute. Emettono dei campi elettromagnetici che alla distanza di circa 1 metro possono favorire l’insorgenza di cancro, proprio dove solitamente viene impiegata come sopra la tavola della cucina oppure sui comodini della camera. Quindi da vietare l’uso in queste situazioni, ma specialmente in presenza di donne in gravidanza e bambini come per ogni fonte di inquinamento elettromagnetico. Per alcuni l’effetto elettromagnetico può trasmettersi anche attraverso l’impianto elettrico a causa anche del trasformatore incorporato, cooperando in questo ai mille apparecchi dotati di trasformatore come computer, televisore, lampade alogene, caricabatterie, Wi-FI ecc.
Ma non bastasse la luce delle lampade a basso consumo,essendo “filtré” e innaturale, oltre all’insorgenza di mal di testa e difficoltà di concentrazione tanto da sconsigliarne l’uso negli uffici, sfaserebbe la produzione di melatonina che regola il sonno andando ad intaccare l’equilibrio ormonale e quindi la salute, tanto da sconsigliarne l’uno nelle case.
La commissione europea le ha imposte per legge, mandando fuori produzione quelle ad incandescenza entro il 2012, che tuttavia effetti collaterali non ne hanno mai mostrati.
Si è detto che farebbero risparmiare un sacco di soldi di energia, riducendo il consumo di carburanti fossili salvando il clima, ma sono lampade molto costose da acquistare, e poi siamo sicuri che non spenderemo molto di più per le cure mediche e per l’energia consumata per curare le malattie? Io oggi le ho tolte dal tavolo di lavoro e della cucina, passerò direttamente al LED. Che dovessero amortizzare una tecnologia fallimentare ?
http://www.wikio.it/article/125262582
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/base/grubrica.asp?ID_blog=186&ID_articolo=851&ID_sezione=378&sezione=
http://www.luigiboschi.it/?q=node/24420
http://www.aamterranuova.it/article3502.htm
Marys
24 avril 2010 @ 12:51
Ho l’impressione che tutte queste notizie ci portino ad avere il timore che ci sono degli interessi a provocare all’armismi.Prima di tutto nelle nostre case abbiamo sostituite tutte le lampadine è addiritura il nostro comune nel 2007 ha dato in omaggio un kit a tutte le famiglie per invogliarci a cambiarle e ultimamente nei banchi vendita le vecchie lampadine andranno in pensione. Se questi studi sono stati fatti da anni, come mai nn sono state prese le giuste precauzioni?… Mi domando anche spente sono pericolose?….
Gianni Genghini
18 septembre 2009 @ 20:27
Questa è una notizia che non mi aspettavo, anche se dovrà essere verificata. Gianni Genghini presid. assoc. Ambiente e SocietÃ
Deborah
18 septembre 2009 @ 20:26
Mamma mia, ma come se ne viene fuori vivi?
Le lampadine classiche ormai le tolgono dalla circolazione, e vabbè giusto perchè consumano uno sproposito e si smaltiscono difficilmente;
il neon manco a parlarne; quelle a risparmio inquinano e fanno male ; le alogene sono belle ma non parliamo dei consumi…
davvero non si sa più come muoversi, ogni cosa sembra sbagliata…
Grazie delle comunicazioni che fai girare, buona serata!
Deborah, Torino
Benedetto
18 septembre 2009 @ 10:29
Facendo riferimento al Primo articolo, è da sottoscrivere, il secondo mi sembra molto d parte….
Le informazioni relative ai led sono ASSOLUTAMENTE sbagliate, oggi sono in commercio sia lampadine che corpi illuminanti che producono luce alla temperatura Kelvin desiderata, il consumo varia in base alla temperatura di luce ma con valori minimi, quindi la resa/consumo dei led rispetto ad una lampada ad incandescenza o fluorescenza ( neon) è nettamente a favore del LED.
La durata del Led è nettamente superiore, non è un piezzoelettrico che va in continuazione come le Fluorescenti (neon), si accendono subito…….
Certamente bisogna selezionare un prodotto LED di qualità , che soddisfi tutte le normative e le richieste di illuminazione, oggi ci sono POCHI prodotti validi ma certamente SICURI sotto tutti i punti di vista.
A disposizione per eventuali ulteriori informazioni, anche dettagliate….
Mimma
5 novembre 2010 @ 11:02
Dovendo acquistare una lampada a led da mettere sul tavolo da cucina mi sono informata su eventuali problemi che possono arrecare ed ho saputo che ultimamente, in Francia, da studi fatti, è risultato che alcuni led possono essere dannosi ai bambini e alle persone aventi problemi alla vista. Sarei interessata a conoscere quali caratteristiche tecniche devono avere i led per non essere dannosi.
Ringrazio per qualsiasi informazione possa aiutarmi a capire. Mimma, Bari
Diego
17 septembre 2009 @ 07:31
Quanto scritto è fuorviante e non sempre corretto.
Le lampadine a basso consumo contengono si alcuni gas rari e una minima quantità di mercurio (nei limiti stabiliti dalle direttive europee per tutti i prodotti contenenti tale elemento) e producono un lieve campo elettromagnetico, ma le quantità e le intensità sono abbondantmeente al si sotto del rischio.
Il colore della luce non è “innaturale” perchè basta sapere un pochino di illuminotecnica per sapere che esistono 2 parametri al temperatura di colore e la resa cromatica che definiscono questo parametro fisiologico, ed esistono sul mercato decine di sorgenti di vario tipo che permettono di coprire praticamente gli stessi range coperti dalle lampadine ad incandescenza. Quindi il problema esiste solo se si compra una sorgente per esempio troppo fredda tipo i vecchi chiamati “Neon” che non è prettamente utilizzabile in ambiti abitazioni.
Terzo aspetto i LED …. oggi i led di potenza in circolazione sono affetti dagli stessi problemi dei vecchi Neon una temperatura di colore troppo fredda da 5000°K in su. Esistono led di potenza anche con temeprature di colore più naturali (3000-3500°K) ma l’efficienza è molto bassa quindi usare lampadine a led ora è un po’ una stupidata perchè vorrebbe dire illuminare case, strade piazze, etc.. con una orrenda luce quasi blu. Inoltre anche le lampadine a led producono a seconda del modello, e della presenza della bobina di trasformazione un campo elettromagnetico.
Ultima questione salute dell’uomo.
E’ dimostrato (si cerchi solo pre esempio su google melatonina + luce + inquinamento) che la luce blu (quella dei led attuali ) è molto pericolosa per la salute dell’uomo.
Quindi le lempadine ad incandescenza eranocertamente un debito per l’uomo e leggermete meglio di quelle a fluorescenza (solo per quanto rigurda l’impatto ambientale), ma la direttiva europea taglia anche le oltre 4.5 milioni di lampadine al mercurio presenti solo nelle strade italiane e tanti prodotti analoghi inefficienti e pericolosi per l’ambiente a favore di prodotti con un impatto ambientale decisamente inferiore fra cui appunto le fluorescenza oggetto dell’articolo.