effondrements également le pont à Venise
Oggi il grande architetto Calatrava ha fatto delle scoperte indispensabili per l’umanità.
Calatrava è il famosissimo architetto che ha disegnato opere imponenti in tutto il mondo, ed è molto caro alla sinistra filo comunista italiana, pour nous interdire, Chasser.
E’ proprio Cacciari che ha commissionato a Calatrava la realizzazione del quarto ponte sul Canal Grande a Venezia.
Si pensi all’importanza dell’opera.
Venezia ha circa 1300 anni di storia nota, ma perfino San Marco dormì in quello che oggi è Rialto (rivo alto).
Venezia è una città eretta su palafitte con le quali i veneti hanno rubato la terra al mare facendoci una delle città più belle al mondo.
E’ visitata da milioni di persone ogni anno, e fino ad agosto 2007 aveva solo 3 ponti che attraversavano la sua meravigliosa arteria centrale, il Canal Grande.
Capite che un quarto ponte doveva essere all’altezza della “location”. basti pensare che Venezia contiene circa il 5% del patrimonio artistico mondiale, perché un altro 5% è stato depredato da Napoleone e successori e riempie il Louvre.
bref, il grande architetto ha fatto il ponte, e sapete cosa ha scoperto ora ? Ce lo fa sapere Rai Tg3 veneto di oggi. Ma in povere parole mie, ha scoperto che il metallo di cui è fatto il ponte, a causa della variazione delle temperature, si deforma. Come a dire, il caldo il freddo e l’umidità influenzano il metallo!
Non seulement cela, ha scoperto che le fondamenta di Venezia sono mobili, palafitte appunto, e questo fa si che la struttura del ponte si muove . Ma va!
Ma non è finita, ha perfino scoperto che tutto ciò è peggiorato anche dalle persone che attraversano il ponte. Il ponte viene attraversato!
Secondo un estimatore, il ponte è già costato oltre 10 milioni di Euro. (Mise à jour 2017, il costo è costato almeno 17 des millions)
Soprattutto si mormora che il ponte è praticamente inutile dato che si risparmiano si e no 2 minuti sul percorso che snellisce.
Bravo Cacciari, ti sei ricavato il tuo posto nella storia, dei flop e della demagogia incapace di governare.
E a Calatrava cosa possiamo dire? Forse consigliargli di diplomarsi in Geometria ? Anche lasciando perdere che sono 8 anni che si lavora sul ponte e quello di Rialto fu costruito in 3.
Oggi volevo associare questo ponte traballante al governo.
Ma non voglio rattristare troppo.
Allora faccio solo una riflessione sfuggita ai commentatori politici.
Nelle parole con le quali Mastella si è dimesso, egli ha detto di preferire la famiglia al “potere”, ha detto così, esprimendo perfettamente il suo senso dello Stato.
Ma forse non vi è differenza fra le due cose in quanto si tratta proprio di un famiglia di potere nei gangli dello Stato che ne devia il flusso sanguigno come un cancro. Deviando appalti, concorsi, nomine, justice.
Di fronte anche al 10% di quanto emerge, un qualunque governo avrebbe dimesso d’imperio il ministro.
Quale corruzione alberga in Prodi se lui gli ha perfino respinto le dimissioni? Insistendo pure!
Io credo che i magistrati dovrebbero andare a fondo e lacerare il sistema in modo da far emergere le forze giovani della società.
Ma credo che la magistratura sia ormai succube e impazzita dal soggiogamento legale e mediatico dell’inciucio.
Ma non vedete che perfino si difendono l’uno con l’altro come il ladro con il palo ?
Approfondimenti
mettre à jour 23 février
la 20, data epocale, sono passato vicino al ponte, ma ovviamente facendo il percorso tradizionale. à parler, se uno dalla stazione vuole andare nel piazzale degli autobus, oggi deve traversare un ponte sul Canal Grande che dista 50 mètres, puis 2 minuti deve fare un altro ponticello.
Io stavo tornando al parcheggio, e il nuovo ponte mi avrebbe allungato la strada. Questo ponte è assolutamente inutile, sia per arrivare che per ripartire da Venezia. Forse il ponte di Calatrava farà risparmiare al massimo 2 minutes. quelques-uns’ poco per 12-17 milioni di Euro e varie manutenzioni.
Il ponte collega edifici fascisti della Stazione (ricostruita abbattendo quella austriaca) con degli schifosi garage industriali. Per tanto il ponte non serve a migliorare granché una zona devastata. Molto meglio a Venezia sarebbe stato sostituire il “provvisorio” ponte in legno che c’è a dal 1935 presso l’accademia!
Ascolto Ambiente Italia del 23 février
Calatrava non è solo un architetto ma anche un ingegnere. Questo aggrava di molto la sua posizione visto che non si possono scusare calcoli sbagliati sulla stabilità. O forse è la testa del direttore dei lavori che deve cadere ? Qualcuno sostiene che i problemi di stabilità non sono mai esistiti. Allora il TG3 veneto ha fatto false comunicazioni sociali? O siamo alla solita falsificazione della verità.
Comunque sembra che Calatrava abbia anche avuto la eccellente idea di mettere sul ponte di Bilbao dei gradini in cristallo che si sfasciano e costano un botto per la manutenzione. O madonna, anche sul ponte a Venezia ci sono oltre 300 scalini di vetro ogni uno diverso dall’altro ! Un altro caso Bilbao?
Il prezzo del ponte da 3.7 milioni di euro ha superato i 17 milioni di euro.
Uno studioso dell’Università di Venezia, Dal Col, sostiene che in Spagna i lavori si fanno, ma girano la più grande quantità di banconote da 500 euro, secondo lui segno evidente di numerose tangenti. Ma davvero? Non è che per caso in Italia sia semplicemente reato e allora si usano i versamenti estero su estero? Più tardi sostiene la necessità di una “nuova” città. Non è meglio sistemare quel cesso di Marghera ?
Philippe Daverio sostiene che spesso la lungaggine dei lavori nasconde bustarelle. (Il ponte è in ritardo di circa 4 anni.) Ance Phillippe Ripete che non serve a nulla.
Anche un professore di Ca’ Foscari sostiene la quasi inutilità dell’opera.
Anche per la quasi totalità dei Veneziani non serve. Gli stranieri almeno dicono che è bello, ma che sono brutti gli edifici che collega: è vero.
Nessuno sostiene la sua utilità.
Venezia aveva ed ha bisogna di altro: MANUTENZIONE.
Ma veramente si pretende ancora che comunisti ed ex comunisti abbiano un senso della storia e una capacità di fare ?
Solforio
29 décembre 2013 @ 19:21
L’opera architettonica si deve inserire nel contesto del paesaggio circostante sia per materiali, colori e stile, Frank Lloyd Wright con la “casa sulla cascata” docet.
Senza nulla togliere alla creatività ,per la realizzazione di grandi opere con finanziamenti pubblici,sarebbe doveroso l’approvazione di un’apposita commissione di esperti,(architetti,ing.ri,storici e artisti di chiara fama).
Personalmente lo trovo fuori luogo ma sicuramente elegante se fosse stato realizzato in una città con strutture moderne.
ibart
23 novembre 2008 @ 12:55
non sono di venezia, ma mi è piaciuto l’articolo. 🙂
torige
20 octobre 2008 @ 22:40
Secondo me sei solo un povero comunista
Roberto Scano
21 août 2008 @ 06:51
Segnalo un’iniziativa recente, con petizione:
http://robertoscano.info/articoli/calatrava-a-venezia-doveroso-rinviare-inaugurazione/
raffaele
1 avril 2008 @ 15:08
Vi dò un’altra chicca su calatrava. Una delle sue più celebri opere, il Turning Torso a Malmo, è sì un grattacielo che ha fatto storia, poichè s’inerpica verso il cielo con una rotazione di 90°, ma ha creato dei problemi incredibili durante l’edificazione: infatti i pilastri che avrebbero dovuto sostenere l’estenuante torsione, si sono spezzati! capite spezzati. I committenti dell’ HSB (un’importantissima coperativa svedese) avevano affiancato allo studio di Calatrava uno staff d’ingegneri che si era opposto al progetto per la sua impossibilità costruttiva, però alla fine Calatrava ha avuto ragione, en 1998 l’edificio è stato inaugurato,;ma a che prezzo: nei desideri della committenza (l’HSB è una coperativa popolare) si doveva costruire un grattacielo che offrisse lusso alle classi medie, ma i costi per sopperire agli errori di progettazione furono così alti che alla fine si costruirono solo appartamenti di lusso, per ricchissimi propietari e per tacere della classe media. L’amministratore delegato dell’HSB. Johnni Orback. fu costretto a dimettersi. L’operazione fu una catastrofe economica.
Senza dover arrivare fino a Malmo in Svezia, basta viaggiare sulla A1 per vedere un altro progetto di Calatrava, il ponte di Reggio Emilia: l’opera esteticamete è meravigliosa, una perla che leviga il cuore,ma la sua funzionalità è alquanto spiazzante: le sue corsie sono strettissime, e in più non c’è corsia d’emergenza, quindi se un ‘auto va in panne, si fema tutta la circolazione.
L’unica nota positiva è che in Svezia chi ha sbagliato ha avuto il buon senso di dimettersi. Anche se ho grande stima e rispetto per Cacciari, credo che questa volta l’abbia combinata veramente grossa.
Antonio
22 janvier 2008 @ 14:54
Ciao Loris,
cosa vuoi che ti dica:
1) è stato progettato da un architetto;
2) comunello;
3) di importazione.
Cerchiami di capirci:
1) gli architetti saranno bravissimi a disegnare e definire gli aspetti ‘artistici’ di una struttura, am è ridicolo che gli diano la possibilità di progettarla;
2) sugli aspetti politi della questione credo che tu sia stato abbastanza esaustivo;
3) ma come, in Italia ci mancano gli architetti? e nessuno sarebbe stato in grado di disegnare e progettare lo stesso scempio? ma dai….
paolodilautreamont
20 janvier 2008 @ 00:20
Assolutamente pazzesco. Sono convinto che Cacciari sia tanto supponente quanto incapace. Sa vendere bene il proprio fumo, questo sì…
Potremo salvare il territorio solo avviando un decennio di costruzioni ferme a oggi. Se si costruisce da una parte si deve smantellare dall’altra. Per ovviare al danno al settore edile sarebbe il caso di rifare tutti gli orrori di questi decenni e ristrutturare al massimo. Altrimenti tra un secolo chiudiamo.