Aumentate le tasse del 7% in un anno
Nelle ultime 2 settimane si è propinato ai cittadini la favola che i conti dello Stato italiano sono migliorati.
Facendo sfuggire il fatto che questo miglioramento è “relativo”.
Nella realtà assoluta, ossia quella dei cittadini, semplicemente la super tassazione statale è aumentata di un ulteriore 7%, senza che questo sia servito a fermare le spese, aumentate del 3,7%, né la voragine del debito, che ha sfondato la cifra di 1600 milliards d'euros.
Si può parlare di miglioramento quando si è ancora più indebitati di prima e pur avendo ridotto il tenore di vita si spende più di prima?
I conti non tornano affatto.
Lo Stato si è sbarazzato negli ultimi anni dell’esercizio di competenze a favore di comuni e regioni, allo stesso tempo non dando loro i soldi per svolgere quelle funzioni. Se lo Stato ha trasferito le competenze ai comuni e alle regioni ma senza risorse, cosa che è contraria alla normativa europea, prima o dopo qualche sindaco si deciderà ad impugnare il fatto in sede europea.
Ma come fa lo Stato a spendere più di prima se fa meno?
Ii comuni, per svolgere i servizi assegnati, hanno dovuto trasformarsi in avvoltoi che opprimono i loro cittadini con ogni tipo di multa, perfino mettendo in bilancio l’incasso da multe future che è una violazione del principio contabile della certezza delle entrate. Per sopravvivere i comuni hanno poi fatto ricorso al debito, ed ad una super tassazione locale, oltre che alla riduzione dei servizi. Il risultato finale è che nei servizi svolti dal comune lo Stato contribuisce solo per meno del 5%. Come a dire che abolendo lo stato italiano si potrebbero togliere le tasse o ridurre al 5% e non cambierebbe nulla in termini di servizi!
finalement, oggi ci troviamo che alcuni comuni hanno realizzato il miracolo di aver garantito i debiti con cumuli di vera e propria spazzatura !
Il risultato globale è che secondo alcune stime le tasse locali sono RADDOPPIATE negli ultimi 5 âge, in maniera regolare fra amministrazioni democratiche e popolari (cioè sinistra e destra).
A questa super SUPER imposizione fiscale si è aggiunta una tassazione nascosta costituita dall’inflazione occultata, non più riequilibrata da un qualche sistema di correzione una volta svolto dalla “scala mobile” la quale però favoriva specialmente le aree improduttive del paese.
Oltre alla riduzione del potere di acquisto di chi paga le tasse (operai e piccoli aziende), c’è stato un aumento dei costi generali, specie energetici, non certo motivato dall’aumento del petrolio che in termini di Euro è aumentato di circa il 50% Dans 6 âge, (oltretutto il petrolio non è il componente maggioritario del costo finale dell’energia che per il 70% è fatto di tasse – da cui deriva il tesoretto).
Per finire quando l’interesse era al 3% veniva presentato come stabile ed immutabile, ma era invece ovvio che prima o dopo sarebbe cresciuto. Anche al 5% è impensabile resti immutato per 30 la 40 anni quanto la durata di un mutuo.
Il reddito è rimasto costante in termini numerici, ma perdeva di potere, l’inflazione è crescita più del PIL, sono aumentate le spese ed enormemente le tasse. Tutto ciò ha portato le famiglie sulla soglia della povertà, ed ormai DENTRO la povertà.
Le prospettive per il 2008 sono di RECESSIONE per tutto il mondo occidentale con crolli tipo ’29 a causa dei mutui facili, ossia strozzinaggio bancario.
E’ servito a qualcosa tirare la cinghia dei cittadini?
Sebbene ci siano state enormi maggiori entrate, specie dalla tasse sui carburanti, lo Stato non ha ridotto le sue spese, anzi le ha aumentate garantendo il parassitismo e il pagamento a piè di lista dei buchi di bilancio delle amministrazioni cialtrone.
donc, come tanto ci viene esaltato, abbiano un minor DEFICIT, ossia lo stato spende PERCENTUALMENTE meno rispetto a quanto incassa, ma questo non significa affatto un miglioramento dei conti.
Capiamo bene cosa vuol dire: con questa INSOPPORTABILE tassazione che sta togliendo l’insalata dai piatti della gente, lo Stato è sempre in deficit, ossia non riesce a stare dentro le spese !
En fait, le tasse statali (entrate fiscali), sono aumentate arrivando a circa il 43,7% del Prodotto interno lordo. Fermo restando che questo dato non comprende quelle tasse locali di cui dicevo che sono raddoppiate negli ultimi 5 âge.
In pratica ad un aumento del 7% delle tasse (la 156,9 une 168,16 milliard), è corrisposto anche un aumento di spese dello Stato ed infatti le uscite correnti sono aumentate del 3,7% environ, passando da 151,05 une 156,71 milliards d'euros.
Allora è ovvio che lo Stato ha sforato meno dell’anno scorso, solo del’1,3% invece del 4%, ma questo in una situazione in cui lo Stato mangia tutto e uccide l’economia.
Il pubblico oggi mangia il 50% del guadagno ad ogni passaggio di mercato dal produttore al consumatore.
La tassazione è così alta che sono diminuiti i gettiti dai dipendenti PRIVATI, e nonostante lo stato non spenda più nulla perché fa fare ai comuni, il debito pubblico non viene sostenuto e gli interessi da pagare sono aumentati del 12,2%. Senza considerare i debiti fatti dai comuni e dalle regione.
Maintenant, se uno Stato ha l’economia che cresce al 1% anno con una inflazione al 3%, in pratica abbiamo una recessione reale del 2% !
malheureusement, secondo la Corte dei Conti i dati Istat sono incompleti di 350.000 rilevazioni che ne rendono parzialmente inutilizzabili i dati che fornisce.
Per cui se andiamo a vedere i dati convalidati da Eurostat, vediamo che la spesa pubblica italiana nel 2004 era il 47,7% del PIL, è salita al 48,3% en 2005, raggiungendo il 50,1% nel 2006.Crescendo ulteriormente nel 2007. la 2008 si presenta con la promessa di recessione.
L’Italia è il paese messo peggio in Europa, ossia il miglior candidato alla bancarotta.
Infatti gli altri stati magari spendono di più in termini correnti, per esempio la Francia (ossia danno più servizi), ma non hanno un debito da pagare insanabile come il nostro.
au cours des dernières 10 anni sono stati spesi oltre 12 miliardi di Euro per i soli interessi sul debito.
Se pensiamo poi che il debito nasce da una truffa di falso in contabile in quanto la Banca d’Italia ha stampato moneta senza avere l’oro, capiamo che questa povertà non è affatto necessaria, ma il risultato di una mirata politica economica di sfruttamento.
La propaganda sul benessere creato serve per mantenere la gestione così com’è, ossia con il destino segnato per chi ha sottoscritto un mutuo pensando che sarebbe rimasto al 5%.
Tirare la cinghia è possibile per un po’. Ora non c’è più possibilità per la maggior parte della popolazione produttiva.
Non resta che moralizzare le istituzioni, le spese, i partiti, gli sprechi, il clientelismo e il parassitismo.
E’ arrivato il momento di far conoscere la precarietà anche ai parassiti di Stato e sopratutto alle regioni assistite.
Se siete arrivati a leggere fino a qui, meritate anche di notare che tutto ciò non è stato minimamente evidenziato dalla presunta opposizione, che in effetti si dimostra sempre più solidale al governo e specialmente a Mastella.
Benvenuta Mastellopoli.
Dati Istat II trimestre 2007
http://www.usirdbricerca.it/Rassegna_stampa/Agenzie_Cortedeiconti.pdf
Eurostat su Repubblica
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/continaz/20070301_00/testointegrale.pdf
Giancarlo Pagliarini
19 janvier 2008 @ 20:29
“au cours des dernières 10 anni sono stati spesi oltre 12 miliardi di Euro per i soli interessi sul debito.” Scusate, ma cosa dite? Magari fosse cosi! en 2006 gli interessi passivi sono stati 67,5 milliards d'euros. 64, 2 l’anno prima e prima ancora 65, 5(2004) E 68,3 miliardi nel 2003. Magari vale la pena ricordare che nel 1995, senza l’euro e con un debito pubblico molto più basso di oggi, gli interessi passivi sono stati 109,8 milliards d'euros! Senza una fortissima riforma federale siamo condannati alla bancarotta. Saluti
Giancarlo Pagliarini