Un ricorso al Presidente della Repubblica per salvare la democrazia
Molti analisti della riforma delle province voluta da Renzi e Delrio concordano su alcuni aspetto:
– non ridurrà le spese, probabilmente le aumenterà
– non aumenterà l’efficienza, probabilmente complicherà
– si passerà da un sistema elettivo (démocratique) ad uno di nominati stile fascista o comunista.
Come ho già spiegato prima dell’approvazione, la riforma è illegale e incostituzionale perché in violazione di un trattato internazionale .
Ora io di certo non perderò tempo a chiedere ad un quasi novantenne di rispettare la Costituzione, a me pare più che evidente che non ne ha intenzione.
Però se ancora è rimasto qualche illuso sul destino dell’Italia, gli propongo di presentare un ricorso al Presidente della Repubblica per far ripristinare le elezioni delle province.
Trascorsi 90 giorno potrà poi rivolgersi al Consiglio d’Europa, che imporra allo Stato Italiano il ripristino delle elezioni provinciali.
Il tutto può costare una cifra fra i 300 e i 5000 euro, a seconda se ci si avvale di un avvocato o meno.
Il risultato effettivo arriverà tuttavia fra anni, ma potrebbe cadere proprio nel momento in cui ci sarà al governo una evidente dittatura apparentemente legittima, che si troverà priva del supporto legale perché usurpatrice di poteri elettivi democratici cancellati oggi.
In questo sito (voir le lien) c’è il formulario di ricorso al Presidente della Repubblica (ex-repubblica) , con tanto di spiegazioni ed istruzioni.
sur cette page (voir le lien) ci sono i riferimenti legali che IMPONGONO al presidente della Repubblica di ripristinare le elezioni.
Ci possono essere altre strade legali, come un ricorso alla Corte Costituzionale, ma è chiaro che oramai anche essa è una emanazione partitocratica.