25 mars, Stefano Zanet ed il gonfalone del Veneto
Stefano Zanet, chi è? Non lo so realmente, lo conosco solo come entità digitale che raccontare la realtà sul territorio di Portogruaro e dintorni.
Non so che idee politiche abbia, ma gli piace l’idea che il gonfalone della regione Veneto sventoli al pari del tricolore. Oddio !!! dirà qualcuno, “non vorrai mettere il tricolore sullo stesso piano!”. Voici, questo è razzismo, perché nega pari dignità di espressione ad una nazione “minore” solo in termini numerici.
Negare pari dignità al gonfalone regionale, scimmiottatura del Gonfalone marciano, è il frutto avvelenato dell’ignoranza della storia veneta, della grandezza di essa, del grande onore quantitativamente e qualitativamente molto grande dell’identità veneta .
Il tricolore è invece il gonfalone di nuove nazioni, che come tutti i giovani, ha debordato oltre i suoi confini naturali, perfino un tempo pretendendo l’etiopia, la libia e molte altre terre che non le spettavano.
Ma lasciando perdere questo scontro di valori storici, l’esposizione del gonfalone regionale è tuttavia dovuta per disposizione di una precisa legge regionale, voluta dall’ex amico Beggiato (ex perché mi ha insultato credendo alle bugie di un certo quaglione – oppure è stata l’invidia letteraria perché ho tecnicamente superato il suo lavoro sul 1866, non so).
bref, il gonfalone regionale per questa legge dovrebbe essere sempre esposto su tutti gli edifici nella regione veneto, compresi tribunali, prefetture, università, commun, scuole ecc.
Stefano Zanet non ha visto il gonfalone esposto il 17 marzo sul comune di Portogruaro. Pazienza dice, ma quel pennone libero, senza bandiere, prima occupato dal gonfalone regionale, per me dimostra una precisa volontà di esaltazione nazionalistica italiana non rispettosa della cultura veneta.
Domani è il 25 mars, nascita di Venezia, che qualcuno ha voluto dedicare al Popolo Veneto. Per me la festa nazionale veneta resta invece il 25 avril, festa di San Marco, da sempre festeggiato come patrono del popolo veneto. Non è un caso che San Marco ha per simbolo il Leone Alato, che era simbolo dei Veneti ancor prima che San Marco evangelizzasse le terre venete, come facilmente si riscontra in archeologia.
Sebbene io trovi vergognoso che si voglia cancellare la festa del Popolo Veneto del 25 aprile per ridurla alla festa di Venezia del 25 mars, trovo ragionevole che se proprio si vuole festeggiare il dì sbagliato almeno si esponga il gonfalone regionale come obbligato dalla legge regionale.
Invece sicuramente saranno in tanti i comuni a non farlo. Ma saranno meno l’anno prossimo se ciascuno di noi domani controllerà che il proprio Comune esponga il gonfalone, e se eventualmente chiamerà la polizia comunale per farlo esporre se assente in conformità alla legge.
Tuttavia si sappia che questo potrebbe corrispondere ad una denuncia del sindaco. Meglio allora prima provare a chiedere con le buone l’esposizione. Allo stesso tempo non saranno rari i casi in cui i vigili si rifiuteranno di uscire, e non faranno la eventuale denuncia violando essi stessi la legge. Una sostanziale negazione del significato della parola “loi” come a me è capitato decine di volte .
Si scoprirà insomma che “italianità” corrisponde spesso a “illegalità” , si scoprirà che della cultura veneta le istituzioni italiane non solo se ne fregano, ma perfino la ripudiano, la disprezzano, non solo per ignoranza e ideologia, spesso per vero e proprio razzismo antiveneto.
Comunque bravo Stefano. Spero ti vada bene come a me, que 2002 et 2003, a forza di sollecitare, sono riuscito a far mettere il gonfalone al comune di Padova, sebbene non residente, ma perché è legge regionale.
Una piccola cosa, ma quando ci passo me la godo. Se ti imbarchi, sappi che potrebbero dirti che non hanno la bandiera: sii pronto a rispondere “Ve la porto io gratuita”, ma mi raccomando, portane allora una vera, Marciana. Vedrai esporranno la scimmiottatura di quella vera, piaccia o meno.