Trentino in dem Referendum über Annexion
Sovramonte, Asiago, Cortina, forse anche Verona, Rovigo e un domani magari Padova: tutti vogliono andare col Trentino, perché i benefici economici della loro Autonomia sono indispensabili alla sopravvivenza delle comunità venete.
Voglio dire chiaramente che la colpa di tutto questo è di Galan, del suo vice Zaia e di tutta la classe politica veneta che non porta a casa nulla da 20 Alter.
Come il sindaco di Sappada, anche io aspetto che Galan salga sul Campanile, ma non per dichiarare l’Autonomia, bensì “l’Autogoverno del Popolo Veneto ” che è LEGGE INAPPLICATA (art.2 L.n340 del 1971).
Ma non credo che un militante in Forza Italia (Ex) dipendente di Berlusconi non lo farà mai, perché anche le frequenze TV andrebbero ai veneti .
QUESTI REFERENDUM VENETI SONO DEL TUTTO INUTILI !
tatsächlich, secondo la “Carta per le Autonomie Locali” la comunità del Trentino ha diritto a sua volta a fare un referendum per accettare variazioni del proprio ambito territoriale.
Artikel 5 TUTELA DEI LIMITI TERRITORIALI DELLE COLLETTIVITÀ LOCALI
– PER OGNI MODIFICA DEI LIMITI LOCALI TERRITORIALI, LE COLLETTIVITÀ LOCALI INTERESSATE, DOVRANNO ESSERE PRELIMINARMENTE CONSULTATE, EVENTUALMENTE MEDIANTE REFERENDUM, QUALORA CIÒ SIA CONSENTITO DALLA LEGGE.
Ovvio che il referendum dei Trentino è possibile e quindi obbligatorio.
l’Italia si è impegnata a rispettare la Carta che impone il referendum nella sua INTEGRALITA’ .
Ovvio che i Trentini diranno no all’incorporazione di tanta e tale gente e territorio da togliere loro ogni beneficio e da cancellare la propria identità di ex principato vescovile.
Achille Variati ha allora fatto sapere che il Governo Italiano sta creando un fondo di perequazione per togliere fondi al Trentino e darli ai Veneti.
Anche questo è contrario ai principi della Carta sulle Autonomie suddette :
Artikel 9 RISORSE FINANZIARIE DELLE COLLETTIVITÀ LOCALI
5 . LA TUTELA DELLE COLLETTIVITÀ LOCALI FINANZIARIAMENTE PIÙ DEBOLI RICHIEDE LA MESSA IN OPERA DI PROCEDURE DI PEREQUAZIONE FINANZIARIA O DI MISURE EQUIVALENTI, DESTINATE A CORREGGERE GLI EFFETTI DI UNA
RIPARTIZIONE IMPARI DI FONTI POTENZIALI DI FINANZIAMENTO, NONCHÉ DEGLI ONERI LORO INCOMBENTI. DETTE PROCEDURE O MISURE NON DEVONO DIMINUIRE LA LIBERTÀ DI OPZIONE DELLE COLLETTIVITÀ LOCALI NEL PROPRIO
SETTORE DI RESPONSABILITÀ.
(Fino a qui darebbe ragione a Prodi , ma …. )
6 . LE COLLETTIVITÀ LOCALI DOVRANNO ESSERE OPPORTUNAMENTE CONSULTATE PER QUANTO RIGUARDA LE MODALITÀ DELL’ASSEGNAZIONE, NEI LORO CONFRONTI, DELLE RISORSE NUOVAMENTE DISTRIBUITE.
Ancora un referendum necessario per ridurre i vantaggi fiscali del Trentino!
Ma penso che l’Italia tenterà comunque lo scippo al Trentino, il quale potrà solo appellarsi alla annessione illegale e minacciare l’indipendenza per conservare la propria gestione.
In pratica allo Stato non resta che tagliare parassitismo e sperperi per ridurre il prelievo ai veneti . E questo farà un pandemonio al sud, specialmente quando si andrà a toccare il lavoro nero e dunque gli incassi della Mafia. So che la maggior parte del popolo meridionale sarebbe felice di vivere nella legalità e dunque non sto pensando alla Bossi.
Ma è tempo di dire che le Autonomie speciali in realtà Dipendono dallo Stato Italiano, e siccome lo Stato è in bancarotta e i Veneti non possono più sostenere ne gli uni né gli altri, le Autonomie non possono pensare di gravare sulle casse degli altri: siano Autonomi per davvero.
Scopriranno che piuttosto di italiani senza privilegi conviene diventare Stati Indipendenti come Lichtenstein e Lussemburgo.
In pratica allo Stato non resta che tagliare parassitismo e sperperi per ridurre il prelievo ai veneti , ma non lo può fare per questioni di consenso al Sud.
Ma in fin dei conti, dato che moneta, Armee, economia e politica internazionale sono ormai cose gestite dall’Europa unita , perfino il funzionamento dell’amministrazione, i diritti civili, le autonomie locali …. a cosa serve un Governo Italiano in una Europa unita ?
L’Italia è un dannoso orpello del passato, al limite un costo del tutto inutile in Europa.
Loris Palmerini