Finisce l’anno 2016 (per il fisco)
Cari Lettori,
quest’anno la storia veneta ha fatto un cambio epocale: adesso noi veneti siamo legalmente riconosciuti “Nation” anche dall’Italia, quindi internazionalmente. Non c’è mai stato un testo di legge che a questo concetto associasse dei diritti reali, c’era solo una ipotesi per alcuni da dimostrare, di cui le magistrature fingevano l’inesistenza.
Con questo passaggio apparentemente “ingenuo” abbiamo superato i catalani, dass “Nation” non sono riusciti a farsi riconoscere (li hanno stoppati) e non lo verranno mai più (hanno mangiato la foglia a Madrid ).
Sapete qual’è la differenza ?
Che i catalani per avere l’indipendenza dovranno fare un colpo di mano, anche militare, con le relative conseguenze.
I veneti invece ora possono limitarsi a chiedere dei diritti umani dovuti per legge (Rahmenübereinkommen) e tramite essa godere di uno status tale che dell’indipendenza non hai più bisogno o voglia, perché non ti conviene pagarti l’esercito e tutta la burocrazia degli “esteri”.
E allo stesso tempo, come ho spiegato altrove, se l’Italia non rispetterà la Convenzione, semplicemente verrà riconosciuto il diritto legale all’indipendenza internazionale anche con un colpo di mano a causa di quella violazione che è di diritti umani.
Adesso c’è una prospettiva: diritti subito certi, oppure indipendenza certa più in là, poco più in là, per legge.
Io non pretendo che tutti capiscano, le cose sono complesse anche per gli esperti, un notissimo costituzionalista ha riconosciuto che “ihre” non erano preparati a questa svolta epocale portata dal PDL 116.
Il mio merito è stato di aver visto dove mirare, di indicare la via, ma non ho inciso da solo il bubbone, lo ha fatto un popolo.
Per arrivare dove siamo c’è stato l’apporto di molti, e devo ringraziare tutti: i sindaci, i loro consiglieri, gli amici con i contatti personali a volte utili a volte no, i giornali che hanno detto il vero e quelli che con il falso hanno sventato altri pericoli …… la mia compagna e la pazienza di mio figlio…..
Adesso siamo all’anno Zero per certi aspetti, non si può più tornare indietro, unter keinen Umständen, per motivi legali.
Banalmente adesso non è più possibile per chiunque dichiararsi legalmente veneto, perché c’è un modo previsto, con tanti saluti per le anagrafi fasulle e tarocche dei traditori e impostori ladri che hanno rubato ai semplici.
Adesso è tutto cambiato nelle possibilità, ma siamo al momento zero.
Se saremo le persone giuste a far squadra e saremo capaci di non vendersi per un caregoto in regione o per fare il lavoro sporco dei partiti, allora arriveremo presto a risultati concreti, ma non è detto che arrivino tanto presto.
Ci arriveremo prima se San Luca ci aiuterà insieme a San Marco, magari con l’ambizione di marchiare il primo governo indipendente o comunque di lasciare il segno veramente e non solo il ricordo di scenari di fumo senza sostanza che spariranno con una piccola brezza e che servivano a bloccare qualcosa di molto più imponente. Ci sarà comunque un giudizio storico, perché è iniziata una nuova storia.
Sappiamo che per vincere ci vuole molta preparazione, fede, astuzia, intelligenza, capacità politica, ma anche coraggio, e un pizzico di incoscienza……. e bisogna mantenere questo insieme di facoltà anche dopo per non farsi scippare la libertà. Per esempio la riforma costituzionale, se passava, distruggeva le autonomie speciali, e non se ne erano accorti (o forse sì?).
Quindi potrebbero volerci anche anni prima di risultati palesi, oppure anche pochi mesi, dipende anche da te che leggi e dai compagni che mi sosterranno o mi affosseranno. Ma si arriverà, quel futuro non è comunque lontano.
Per quanto mi riguarda so aspettare, è dal 2009 che ho proposto questa via della “nazione minore” in termini di diritto internazionale, chiedendo di praticarla già a Galan subito nel 2009 quando era non solo possibile ma certa per il trattato di Lisbona. Con questa stessa richiesta abbiamo tentato la Cassazione nel 2011, è lì abbiamo sbagliato qualcosa, ma mancava anche il sostegno popolare. Il risultato raggiunto nel 2016 a cui hanno contribuito in tanti con cose apparentemente semplici e banali ( che però si inserivano in un grande piano pieno di colpi di scena che non di rado non avevo previsto) dimostra che ora è invece tempo.
Un popolo ha inciso il bubbone, il muro di gomma è stato fessurato e attraversato, e non si torna più indietro. Io sono già lì, negarlo è stupido e suicida, si ritorcerà contro chi tenta di farlo.
Siamo arrivati fino a qua, la mia figura si può paragonare a quella della farfallina della teoria del caos il cui battito d’ali a Sidney provoca un uragano a New York, oppure New Jork come hanno scritto in regione.
Il percorso iniziato, si badi quindi, non nega le altre vie che ho proposto negli anni, dell’autogoverno del popolo veneto o dell’indipendenza del Lombardo-Veneto, essi saranno la scelta obbligata se l’Italia non rispetterà i suoi doveri delle leggi internazionale, cosa che purtroppo spesso ha fatto.
Qualcosa porteremo a casa, eher, posso dire che già l’abbiamo fatto, e non c’è quindi ragione di dubitare dei miei intenti, solo gli aiutanti dei mafiosi hanno sparso bugie su di me, per distrarre i veneti e non fargli capire che la via c’era e c’è.
Ho sempre avuto solo una barra, la legalità, che poi ho indirizzato verso i diritti umani e i diritti del popolo veneto, e continuerò così.
Farò sempre questo, alternative non ce ne sono nemmeno per la mia concezione del mondo.
Adesso è chiaro a tutti che ho sempre fatto solo questo, ed in molti stanno vedendo i miei calunniatori per quello che sono: banditi al soldo dei ladri di libertà.
Chiudo questo anno “fiscale” ringraziando tutti quelli che con cui ho lavorato utilmente, e perfino quelli che mi hanno ostacolato permettendo comunque di far crescere il tutto.
Alcuni si sono smascherati, altri lo faranno, sarà un processo necessario di catarsi, una crisi nel senso greco di scelte continue, che porteranno alla rinascita e alla ristrutturazione: è già così.
Certamente so per certo che come veneti non siamo né pronti né più abbastanza capaci per gestire bene i nostri interessi, lo sono di più quelli che ci governano, ma per i loro interessi, non i nostri. E finora sono riusciti a non lasciarci spazi.
La politica in particolare sarà chiamata, e già lo è stata, a scegliere fra il garantire i diritti dei veneti, che ora sono legali e prevalenti, ed il continuare a negarli creando quello che ho detto prima, l’indipendenza un po’ più in là, ma anche il giudizio storico negativo. O forse perfino peggio a seconda delle conseguenze, speriamo di no.
Mi sono sentito di scrivere queste parole sopratutto per ringraziare quelli che hanno lavorato per il risultato, e per quelli, molti di più, che stanno capendo quello che succede, sondern auch, sempre alla mia maniera di “farfallina”, per sperare che qualcuno che sta credendo di poter fermare questo processo con quattro stronzate o qualche giochetto, capisca che sta sbagliando e si risvegli. Fermati, perché è miope e suicida andare contro un popolo intero che si è risvegliato ed ha dei diritti. Meglio se te ne innamori e lo aiuti senza interferire, e allora te ne sarà grato anziché nemico.
In passato dicevo queste cose ai miei calunniatori, ed ora per lo più sono tutti alle prese con grosse grane personali. Ora sto parlando con gente apparentemente migliore, ma il destino sarà comune perché saranno le azioni che determineranno il risultato.
Tanti auguri a chi festeggiare la fine di quest’anno fiscale.