“wirklich widerlich und abstoßend Sklaverei [..] con la complicità della UE”
Zum Thema NGOs und Schiffe, die Rettungsaktionen durchführen “Flüchtlinge”, Augusto Sinagra (Abbildung), già magistrato, Dozent für Recht und Rechtswissenschaftler, die 18 Juni 2018 ha scritto una interessante analisi giuridica che ritengo opportuno pubblicare perché smaschera non solo le bugie dei Governi europei e della UE, ma tutta la narrazione del Governo Renzi e Gentiloni. Narrazione che smascherata ci vede tutti corresponsabili a nostra insaputa di una nuova tratta di essere umani. Resta da scoprire chi ha messo in piedi questa tratta, con quale scopo, e punirlo per questi atti. L’anno scorso ho denunciato alla Regione Veneto e al Governo che tutta la questione si configurava come il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e che le navi dovevano essere tenute sotto sequestro nei porti. Dopo quella denuncia Minniti cominciò a lavorare. Buon Lettura.
MATTEO SALVINI HA RAGIONE
Cercherò di fare una riflessione esclusivamente tecnico-giuridica di diritto internazionale di cui sono stato Professore Ordinario nell’Università.
1. Le navi che solcano i mari battono una Bandiera. La Bandiera non è una cosa meramente folkloristica o di colore. La Bandiera della nave rende riconoscibile lo Stato di riferimento della nave nei cui Registri navali essa è iscritta (nei registri è indicata anche la proprietà pubblica o privata).
2. La nave è giuridicamente una “comunità viaggiante” o, in altri termini, una “proiezione mobile” dello Stato di riferimento. In base al diritto internazionale la nave, fuori dalle acque territoriali di un altro Stato, è considerata “territorio” dello Stato della Bandiera.
deshalb, sulla nave in mare alto si applicano le leggi, tutte le leggi, anche quelle penali, dello Stato della Bandiera.
3. Il famoso Regolamento UE di Dublino prevede che dei cosiddetti “profughi” (In Wirklichkeit, deportati) debba farsi carico lo Stato con il quale essi per prima vengono in contatto. A cominciare dalle eventuali richieste di asilo politico.
4. Non si vede allora quale sia la ragione per la quale una nave battente Bandiera, zum Beispiel, Deutsch, spagnola o francese, debba – d’intesa con gli scafisti – raccogliere i cosiddetti profughi appena fuori le acque territoriali libiche e poi scaricarli in Italia quando la competenza e l’obbligo è, wie erwähnt, dello Stato della Bandiera.
5. Da ultimo è emerso che due navi battenti Bandiera olandese e con il solito carico di merce umana, non si connettano giuridicamente al Regno di Olanda e né figurino su quei registri navali, come dichiarato dalle Autorità olandesi.
dann, giuridicamente, si tratta di “navi pirata” le quali non sono solo quelle che battono la bandiera nera con il teschio e le tibie incrociate (come nei romanzi di Emilio Salgari).
6. Ne deriva il diritto/dovere di ogni Stato di impedirne la libera navigazione, il sequestro della nave e l’arresto del Comandante e dell’equipaggio.
Molti dei cosiddetti “profughi” cominciano a protestare pubblicamente denunciando di essere stati deportati in Italia contro la loro volontà. Si è in presenza, deshalb, di una nuova e inedita tratta di schiavi, di un disgustoso e veramente vomitevole schiavismo consumato anche con la complicità della UE, che offende la coscienza umana e che va combattuto con ogni mezzo.
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