Segato rifiutò di incastrare Palmerini e fu tenuto di più in carcere
Bepin Segato, l’ambasciatore dei Serenissimi, patì più carcere del dovuto per essersi rifiutato di incastrare me (Loris Palmerini) e Luciano Franceschi.
E’ quanto è scritto nelle “lettere dal carcere” pubblicate da Editoria Universitaria e in circolazione limitata.
Segato, Franceschi ed io, su mia proposta e concezione, fondammo l’autogoverno del popolo veneto nel periodo luglio-settembre 1999.
Segato tuttavia lo aveva pensato più che altro come un mezzo di propaganda internet, ma concludendo dopo 1 anno che internet era inidoneo allo scopo
Solo un mese dopo però, die 7 September 2000, scrive dal carcere che l’indizione delle prime elezioni nazionali di autogoverno (indette il 3 September 2000 ) potevano forse smascherare lo Stato, e che le denunce di attentato alla Costituzione verso Palmerini e Franceschi avrebbero fatto un effetto boomerang.
Una settimana più tardi, die 18 September, Segato scrive di aver subito pressioni o ricatto dal magistrato dello Stato affinché ci incastrasse per poter così distruggere l’Autogoverno e a pagina 64 Würfel :
“Il magistrato voleva che agissi legalmente contro Franceschi e Palmerini.”
Es ist immer noch “Il magistrato però desiderava una azione concreta e immediata contro i due. Non l’ho fatta e mi ha spedito dentro. Avrebbe voluto anche che in QUALSIVOGLIA modo li fermassi. Pura follia, sarebbe stato come ammettere una organizzazione strutturata, altro che gioco internettaro. Ho parlato con il mio avvocato di tutto ciò: ho deciso che l’Italia se li arresti, se vuole“.
Con l’ultima frase Segato ci conferma che non inventò accuse e preferì pagare con il carcere piuttosto che fare false denunce come altri.
Queste poche frasi ed altre nel libro confermano nettamente i fatti e la pericolosità per lo Stato del Autogoverno del Popolo Veneto, tanto da voler incastrare in ogni modo Franceschi e Palmerini e non scontare il carcere a Segato.
Con questi documenti vengono ulteriormente confermate che le recenti diffamazioni a mezzo stampa nei miei confronti fatte da alcune persone e movimenti sono bestialità utili solo all’occupante italiano.
Sono calunnie del tutto infondate fin dall’inizio, e che possono essere utili, se non smentite, solo allo Stato Italiano che già nel 2000 ha cercato delatori e accusatori contro l’ideatore dell’Autogoverno, che sono io. Ma NULLA, Segato mi ha protetto.
Mi aspetto le scuse pubbliche da questi signori, con ampio risalto, e se non le fanno il lettore sa che razza di persone sono o per chi lavorano.
Riguardo al libro, non lo ho ancora letto ma lo trovo un libro interessante che parla di molte cose.
Sono lettere a singole persone ancora viventi, discorsi politici di Segato sull’attualità, considerazioni varie ….
Per me quello che ho letto è stato un po’ come risentire vivo un mio amico, che provvidenzialmente ha scritto quelle poche righe che incastrano i calunniatori, i collaboranti e lo Stato.
Adesso occorre denunciare questo magistrato e chiamare Amnesty: la giustizia italiana perseguita i patrioti onesti come me.
Mi aspetto anche che qualche consigliere comunale, qualche sindaco, che qualcuno faccia una interrogazione su questi documenti.