L’avvocato italiano non può rappresentare i diritti dei veneti
L’avvocato italiano non può rappresentare i diritti dei veneti !!
em 2013 gli avvocati hanno visto entrare in vigore la riforma della propria professione.
A parte gli aspetti societari e di operatività, pur importanti, parlo qui della “liberdade” degli avvocati.
Nella nuova legge è cambiato il giuramento che fanno di fronte all’ordine, che è stato sostituito da un “impegno”.
Il nuovo articolo Art. 8 estabelece (Impegno solenne) :
“1. Per poter esercitare la professione, l’avvocato assume dinanzi al consiglio dell’ordine in pubblica seduta l’impegno di osservare i relativi doveri, secondo la formula: «Consapevole della dignità della professione forense e della sua funzione sociale, mi impegno ad osservare con lealtà, onore e diligenza i doveri della professione di avvocato per i fini della giustizia ed a tutela dell’assistito nelle forme e secondo i princìpi del nostro ordinamento».”
In pratica l’ avvocato nuovo “ordinato” de 2013 è vincolato “ai fini della giustizia ed a tutela dell’assistito” mas apenas “nelle forme e secondo i princìpi del nostro ordinamento”.
Che difesa può operare un tal avvocato di fronte a chi, Venha me, porta in tribunale la illegalità della Repubblica Italiana?
Secondo il nuovo giuramento l’avvocato sarebbe obbligato a tutelare la Repubblica Italiana primeiro dell’assistito, perché l’avvocato deve agire “per i fini della giustizia ed a tutela dell’assistito” mas apenas “nelle forme e secondo i princìpi del nostro ordinamento“.
Quali sono questi princìpi? eu’ ordinamento italiano, como é conhecido, ha per princìpi l’ “UNIT” ed “indivisibilità” da República Italiana , E l’interesse nazionale italiano. Quindi l’avvocato di ordine italiano non può per giuramento difendere il proprio assistito quando questi mettesse in dubbio tali principi e chiedesse di verificare per esempio, come ho fatto io, che l’annessione del Lombardo-Veneto fu illegale.
Ancora peggio per gli avvocati che hanno giurato prima del 2013. Infatti precedentemente l’avvocato giurava
«Giuro di adempiere ai miei doveri professionali con lealtà, onore e diligenza per i fini della giustizia e per gli interessi superiori della Nazione» ( Legge professionale forense Regio Decreto-Legge, testo coordinato, 27.11.1933 n° 1578 )
o “interessi superiori della Nazione” sono un concetto meta-giuridico, ou melhor, sono idea politica innescata nella legge a prescindere . Chi stabilisce quali sono gli interessi della “nazione italiana”? parlamento ? Il presidente della Repubblica ? Il Consiglio Supremo di difesa ? E come può un veneto essere giudicato imparzialmente se a prevalere nel giudizio sono questi perché anche il suo stesso difensore deve farli prevalere contro gli interessi dell’assistito ?
Certo è che qualora un essere umano qualunque, anche non italiano, mettesse in discussione in un tribunale gli interessi della nazione italiana per tutelare gli interessi della nazione cui appartiene (nel mio caso la nazione veneta), non potrebbe essere assistito da nessun avvocato dell’ordine, mentre gli altri semplicemente non riuscirebbero nemmeno a destreggiarsi nella procedura e nei cavilli tanto è indegno il sistema della giustizia (per questo condannato internazionalmente)
Ora la domanda diventa: come possono gli avvocati dell’ordine italiano lavorare per i diritti del “pessoas Venetian”?
não pode, andrebbero contro il giuramento prestato o l’impegno fatto.
Oltre a questo, anche per quieto vivere professionale l’avvocato italiano deve per forza stare dalla parte dell’Italia : il tribunale italiano è pur sempre il piatto sul quale mangia, e non ci può sputare sopra.
Quindi ovviamente non solo non può mettere in discussione il suo stesso giuramento e quindi il sistema giuridico italiano, ma nei fatti non metterà mai in discussione il proprio lavoro, salvo casi rarissimi che vengono poi distrutti con vari “errori” di procedura non casuali. A me è successo !
A questo punto i veneti che vogliono la libertà dovrebbero diffidare degli avvocati italiani come si diffida di un agente della DIGOS o di un Carabiniere ecc, non per acrimonia personale contro questi dipendenti dello stato, ma per il semplice conflitto di interessi e giuramento di fedeltà di costoro quando hanno di fronte un veneto che vuole la sua libertà. Ovviamente ogni uno deve misurare la persona con cui ha a che vedere.
Però teoricamente c’è il paradosso che i carabinieri e i poliziotti hanno giurato fedeltà a qualcosa di diverso, credo allo Stato (non ne sono sicuro) . Con un tal giuramento è possibile che gli agenti dello Stato possano conformarsi al diritto internazionale come previsto dalla Costituzione, quindi rispettando i diritti del popolo veneto. Ma nei fatti e per ovvie ragioni anche con loro questo non succede, perché quasi nessuno può semplicemente andare contro il proprio datore di lavoro senza pagare lo scotto.
MAS, repito, quando si ha giurata fedeltà alla nazione italiana, come gli avvocati entrati nell’ordine prima del 2013, non c’ è proprio scampo, come non sembra esserci per chi ha giurato fedeltà ai principi della Costituzione (fra cui l’interesse nazionale italiano) dopo il 2012. Giurare ai “princÃpios” è molto peggio che giurare alla Costituzione stessa, perché in essa sono previsti i diritti umani, ma non si è obbligati a rispettarli se si rispetta i “princÃpios” come l’ interesse nazionale.
Ecco che non si scappa: l’avvocato italiano alla fine non può stare dalla tua parte di popolo veneto, sarà sempre un tuo potenziale nemico.
Mi si critica recentemente mettendo in discussione le mia qualità personali, la mia preparazione ecc ecc. da quando ho mostrato la infondatezza del referendum consultivo per l’indipendenza del popolo veneto, presentato da 2 avvocati italiani.
Dato che mi immischio di cose giuridiche mi si rinfaccia, entre outras, di non essere avvocato.
Rispondo che dal mio punto di vista una laurea in legge fatta in molte università italiane è meglio non averla proprio, perché culturalmente si esce conformati ad un regime, privi di cultura costituzionale e dei diritti umani, orientati solo alla pratica nei meandri della burocrazia giudiziaria e amministrativa.
La mia cultura giuridica l’ho sviluppata studiano i grandi giuristi come Paladin, Trabucchi e altri.
Le fonti internazionali poi hanno vita a sè . E per conoscere queste cose e poi applicarle certamente è necessario NON essere avvocati italiani , perché se si vuole poi difendere il popolo veneto si deve diventare degli spergiuri. E chi giura il falso una volta ……
Se i veneti vogliono qualcuno che li liberi con una causa legale occorre trovare qualcuno senza conflitto di interessi, altrimenti prima o dopo è forte il rischio di ritrovarsi con un venduto a rappresentarli, di sicuro uno spergiuro.
que disse, abbiamo fatto diversi tentativi legali per avere giustizia in Italia, con avvocati più o meno bravi che forse avevano dimenticato questo giuramento. Ma il risultato è stato semplicemente che si è dimostrato che non è possibile tutelare i propri interessi di veneti nei tribunali italiani, non tanto per l’avvocato, pur con i limiti precedenti, ma per il sistema italiano stesso, che non ha giustizia nei fatti specie con i veneti.
L’Italia è un paese razzista contro i veneti: è un fatto legalmente dimostrato.