Naquela época, ele foi desencadeado contra Crispi por conceder uma medalha de cavaleiro a um empresário bastante obscuro
La secessione è una idea da seppellire sotto la nuova consapevolezza: siamo già liberi, legalmente e fin dall’origine, ma non siamo in grado di gestire la nostra libertà . Ad impedicerlo è la robusta crosta di limiti culturali, psicologici ed organizzativi che ci hanno inculcato un secolo e mezzo di colonizzazione italiana, periodo nel quale attraverso le guerre ed il terrorismo in casa nostra siamo stati condizionati a subire lo sfruttamento. http://www.lombardo-veneto.net/
Se devi chiedere il permesso per esercitare la tua libertà significa che libero in realtà non sei. Quando un soggetto è sovrano, può autodecidere, e autodeterminarsi, non ha affatto il dovere di chiedere ad altri il permesso di decidere. Nella “crosta” che ci impedisce di essere liberi c’è l’idea che si debba fare un referendum per esercitare la propria libertà ed indipendenza di popolo. Questo è invero l’ultima barriera psicologica che il regime può inventare, e quando supereremo questo ultimo ostacolo, diventeremo liberi. Ancor di più, è una barriera perfetta quella che oltre a convincerti di dover chiedere il referendum, nel contempo ti illude di poterlo avere, mentre è impossibile nella struttura del potere, nel giogo attuale delle leggi. Quando un popolo sovrano persegue il referendum per l’indipendenza, di fatto rinuncia alla sua libertà, conferma di non essere sovrano, di essere ancora parte, di dover fare una secessione. E così invece non è per lo Stato Lombardo-Veneto, che da stato occupato non ha affatto il dovere di chiedere permesso per liberarsi. Semmai, quello che deve chiedere è il risarcimento del danno.