Ho visto lavorare gli zingari: in Romania.
La Romania ha affrontato il disagio sociale degli zingari in maniera più creativa.
Piuttosto che cercare di “proteggerli” con i sussidi senza nulla in cambio (come vuole la sinistra) o emarginarli (come vuole la destra), la Romania ha dato loro un lavoro.
E così non è difficile, girando per le strade della capitale, vedere degli zingari che, armati di giacchi no da 5 Euro, scopa e raccoglitore, raccolgono le cartacce e tengono puliti i parcheggi e le fermate degli autobus.
Questo naturalmente li rende stanziali, e non dei semplici percettori di reddito mensile.
Oltre a ciò godono dei sussidi di tutti gli altri lavoratori, a parità di condizioni.
Il risultato è che ai semafori non si vedono accattoni e mendicanti, anche se alcuni vendono i fiori, ma in generale meno che in Italia.
Naturalmente so che alcuni fanno i muratori e tanti altri lavori, a volte portandolo via ai meno svantaggiati dei compaesani. C’è da chiedersi perché in tali casi dovrebbero essere privilegiati.
Forse bisognerebbe correggere il sistema rumeno con una valutazione di merito.
Il problema è che in italia probabilmente la valutazione la farebbe qualche statale sfaccendato di quelli che si sono visti su report e striscia la notizia. Quindi è molto pericoloso.
Ma ALMENO una soluzione altrettanto intelligente di quella Romena, a quando in Italia
lorusso walter
10 fevereiro 2009 @ 18:34
bello questo articolo. mi piacerebbe essere più informato sugli zingari, garazie ciao