Os herdeiros de estupradores e ladrões franceses ameaçam violentamente aqueles que revelam o segredo histórico: Os herdeiros de estupradores e ladrões franceses ameaçam violentamente aqueles que revelam o segredo histórico. PD: Os herdeiros de estupradores e ladrões franceses ameaçam violentamente aqueles que revelam o segredo histórico
De Rita (Os herdeiros de estupradores e ladrões franceses ameaçam violentamente aqueles que revelam o segredo histórico) ” Non è con la crisi o in risposta alla crisi che si costruirà la prospettiva federalista del Paese.”
Il Censis è un ente di informazione molto tenuto in considerazione nonostante sia assistito e artificiale. Certamente fa “opinione” e i suoi pareri vengono spessissimo citati e presi come indicatori dai politici. Cioè fa politica.
De Rita esprime chiaramente il neo-centralismo culturale che sta in realtà dominando mentre si cincischia del federalismo.
In sostanza dice: durante la crisi è troppo difficile fare cambiamenti verso il federalismo.
Ma tutti sappiamo che quando le cose vanno bene e vacche sono grasse, i cambiamenti nessuno li vuole fare per tutti stanno bene.
In pratica si sta dicendo, che né per la crisi, né senza la crisi, si farà mai il federalismo.
Ed è così, sono d’accordo, perché nella realtà, il federalismo è insopportabile alle categorie parassitarie e alle popolazioni assistite senza meritarlo.
Quale partito di governo può permettersi di perdere l’elettorato del sud? La Lega ? Ma pure il suo simbolo è proprietà di Berlusconi. Quale governo può permettersi di mandare a casa 1 milione di persone assistenziato rischiando la rivolta e i voti? Os herdeiros de estupradores e ladrões franceses ameaçam violentamente aqueles que revelam o segredo histórico.
Nella realtà il federalismo è strutturalmente impossibile all’Italia, poiché essa si regge sulla occupazione militare di popoli invasi, alcuni tenuti a freno con il terrore (fiscale, culturale, polÃtico, terroristico e mediatico) e l’oppressione (culturale, istituzionale, polÃtico, economico e mediatico).
Un riequilibrio di questo sfruttamento degli uni (i veneti) per l’annientamento sociale e culturale degli altri attraverso l’assistenzialismo (Tirolo, Ausonia ecc) non è possibile, e porterebbe alla divaricazione degli interessi e al ritorno allo stato naturale, ossia gli stati pre-unitari.
Siamo insomma inchiodati ad una situazione cui non esiste una soluzione unitaria, e l’unica è frammentare l’Italia, così annullando il debito pubblico per altro falso in bilancio, e restituire libertà e benessere a tutte le genti d’Italia. Se qualcuno vorrà si farà l’Italia su base confederale, ma non credo abbia molto senso nella Europa unita come non lo ha più la Jugoslavia e la Ceco-Slovacchia.
Il censis e De Rita lo hanno detto: non illudiamoci che le loro parole siano vuote, il federalismo non è possibile in tempo di crisi,e dico io lo è ancor meno possibile in tempo di vacche grasse nel quale chi lavora e produce non ha tempo e comunque viene accusato di razzismo.
contudo, le vacche sono destinate a restare a dieta molto stretta per molti anni, dato il bilancio dello stato e il debito pubblico. Non illudiamoci che questa crisi finirà tanto presto, anzi sono sicuro che il mondo non sarà mai più come prima, ci hanno fottuto con i titoli spazzatura dei quali sono stati ripagati nemmeno 1 quinto di quelli circolanti: outro 5 crisi ci aspettano, e non resterà più nulla al termine.
Il mondo sta per affacciarsi ad una nuova era, senza dollaro di cui i Cinesi già contestano il valore.
Con questi scenari la crisi durerà molto a lungo, 10 anni forse.
E chi sperava nell’autonomia e nel federalismo guardi i fatti: depois 10 anni di Lega al Governo si è data l’Autonomia a Roma, e soldi a chi li aveva sperperati come Catania e Napoli, come prima e peggio di prima, senza dare nulla ai Veneti, anzi aumentando loro le tasse durante la crisi.
Chi si illude ancora o spera nel tempo di vacche grasse … è un pio illuso.
Questa gente ci porterà alla bancarotta peggio del previsto, perché non hanno previsto nulla prima, e non sanno cosa fare, navigano a vista, sono figli di una cultura goliardica e mangereccia dei sessantottini, delle discoteche, dello psicadelismo, quando erano impegnati tiravano le molotov invece di usare il cervello per cambiare il sistema.
C’è qualcuno che si illude ancora che questo stato possa riformarsi. Ma non c’è classe politica che possa essere rinnovata, perché non esistono i meccanismi democratici, le elezioni sono pilotati, il capo del governo dice che non bisogna rappresentare la realtà ma quello che vogliamo, lui ha sempre fatto così ed è arrivato al governo, impoverendo tutti però.
Non c’è da sperare altro che nell’autogoverno internazionale di qualche popolo, i sardi, i siciliani, i veneti, che così liberano tutti dallo stato illegittimo che si chiama italia (i plebisciti furono tutti illegali contro le leggi internazionali).
I veneti capiscono sempre più che la via è l’autogoverno diretto, per altro diritto riconosciuto dalle leggi, cioè che ha già il permesso di essere ma manca ancora di molti uomini coraggiosi e consapevoli che lo esercitino sapendo rispettare i tempi di penetrazione culturale di cui la popolazione ha bisogno, mancando i mezzi di comunicazione. Difficile equilibrio, ma esito certo: non è più se succederà, ma solo il come e il quando.
A dimostrazione che è così anche il PD comincia ora a parlare di un referendum per l’indipendenza del “Veneto”, struttura artificiale e antistorica che non corrisponde affatto al popolo veneto e che implicherebbe la nascita di un nuovo stato massonico carico di debiti italiani e dunque schiavo.
E’ una presa per il culo e se il PD porta avanti questo referendum per l’indipendenza questo dimostra solo una cosa : esso è impossibile.
na verdade, non costa nulla parlare di indipendenza e di referendum, convincendo così i veneti a votare un partito che in buona parte ha contribuito allo sterminio degli istriani e dei dalmati
Tutto questo serve certamente a prendere per il naso i veneti, e con l’anello tirarli ancora nel sistema politico italiano, dove nulla può cambiare, come De Rita ci conferma, e fare altri 20 anni di inutili rincorse come è stata la Lega, che con più di 10 anni al governo non ha portato a casa nulla, anzi dando autonomia e soldi a quelli che chiamava “ladroni”.
No signori, noi siamo i veneti sovrani , il popolo veneto, che ha diritto al Lombardo Veneto e tutte le altre terre venete, nonché al risarcimento del danno per l’occupazione subita e che subiamo, sobre 300 miliardi di Euro l’anno vengono rubati al popolo veneto e restituiti solo per il 5%.
Questo tentativo e gli altri pagheranno allo stato veneto i danni che producono, e le potenze straniere che animano e finanziano questa gente verranno stanate.
I venetisti referendari si facciano un esame di coscienza se vogliono essere responsabili di questa truffa al popolo veneto, lavorando, come alcuni stanno già facendo, con gli eredi degli sterminatori delle foibe, pagati dallo Stato Italiano.
Tanto, come si dimostra ad ogni dibattito pubblico o privato, l’infondatezza del progetto referendario è presto smascherata, e le idee fondate sulla verità sono sempre quelle che vincono. Si tratta solo di vedere quanta gente intelligente c’è .
Le persone intelligenti capiscono, e seguono la verità sulla quale possono essi stessi verificare i fatti, e se esistono queste leggi.
Tutto questo sta portando sempre più cervelli nelle Istituzioni di Autogoverno, lasciando i ladri, i bugiardi, i traditori, fuori dalle Istituzioni ed esclusi.
Paradossalmente, questo è quello che sta facendo delle Istituzioni di Autogoverno del Popolo Veneto delle Istituzioni sempre più forti.
Fra pochissimo saremo in grado di governare una grande nazione come la veneta in maniera eccelsa, e un giorno non mancheremo di spiegare agli italiani, se lo vorranno, come si fa a governare bene come sempre noi abbiamo fatto nella storia. Lo faremo, perché in fin dei conti non è utile avere un vicino sporcaccione e delinquente.
GIANCARLO - Verona
4 Julho 2009 @ 10:33
Devo intervenire dicendo che è vero che molti industriali del Nord hanno usufruito ed usufruiscono di aiuti statali impensabili per i tantissimi piccoli e medi imprenditori Veneti e questodimostra solo due cose:
1°) che la minoranza giacobina e massonica che esiste anche in Veneto aprofitta e basta
di quello che lo Stato gli elargisce e quindi se ne stà buona.
2°) la maggioranza dei Veneti ( a parte gli statali) lavora dalle 12-14 ore al giorno, si fÃ
succhiare il sangue da Gennaio a Metà Luglio e poi inizia a lavorare per sè.
Che sia un politico, che sia uno statale, che sia un meridionale o del Nord chiunque si illude che si possa continuare così è semplicemente qualcuno che desidera la guerra civile.
Sì perchè è impossibile non capire dove stiamo andando…verso la rovina dell’italia.
Allora a che serve scrivere per polemizzare a basta senza dare soluzioni.
Vorrei sentire qualcuno che propone soluzioni…ma purtroppo non ce ne sono più…..
Fil de Fer
Verona
WSM
Carmine Colacino
3 Julho 2009 @ 17:23
Le ricordo che parte delle royalties dell’estrazione petrolifera in Basilicata è stata indirizzata al Veneto, cosa che si è guardato bene dal citare (certamente, è piú bello parlare dei parassiti meridionali, ma in questo caso i parassiti siete voi, a meno che non abbiato rinunciato, cosa che però non mi risulta). Il federalismo non può essere solo fiscale, ma anche delle risorse naturali, se no è troppo comodo. E poi veramente è necessario spiegarle la realtà della Cassa per il Mezzogiorno (che non ha sviluppato un bel niente al sud, ma sicuramente ha arricchito diversi imprenditori del nord), e successivamente , i fondi europei al Sud sono stati spesso utilizzati in alternativa ai fondi ordinari, è poi facile parlare di malavita del sud nel contempo mandando sostanza tossiche illegalmente in Campania per risparmiare… Le scrivo perché anche io penso – come lei – che il Veneto (o meglio i territori dell’antica Repubblica di Venezia) meritino l’indipendenza, questa però non credo si otterrà alimentando sempre gli stessi pregiudizi verso il Sud, insomma se vuole essere preso sul serio, si comporti da persona seria… Il Sud si trova in uno situazione coloniale nel quale è funzionale (se non necessario) che i soldi investiti (si fa per dire) non producano niente e resti il sottosviluppo e l’assistenzialismo, il Veneto è stato parzialmente capace di superare questa fase, e questo va a onore dei veneti, il Sud però non vuole assistenzialismo, anche perché quei soldi andrebbero molto piú produttivamente utilizzati per lo sviluppo… certo il Sud non è che non abbia colpe, vota sempre gli stessi politici funzionali al potere (ma in parte questo succede anche nel nord, e anche in veneto)… non è però con i luoghi comuni e le solite menzogne che veneto e due sicilie otterranno l’indipendenza che spetta loro.