Zaia leva quase um mês para se recuperar lá’ AVIGA (favipiravir) ma c’era in Francia
Luca Zaia, o presidente da região de Veneto, no dia 18 abril 2020 afirmou que o famoso Avigan finalmente chegou do Japão.
Tuttavia in effetti è già autorizzato ed in uso in Francia e studiato dall’Autorità Europea dei farmaci.
Avigan è il nome del farmaco antinfluenzale reso famoso dal farmacista Aresu, que o 22 marzo ha filmato una vita quasi normale a Tokyo, sostenendo (ma poi ha parzialmente ritrattato) che a superare la para-influenza SARS-Cov2 era stato questo farmaco antinfluenzale, dicendo che in Italia non si voleva approvare riferendosi ad oscuri interessi.
Il vedere una vita normale senza sostanzialmente blocco totale (O “confinamento”) ha reso virale il video, e Zaia ha subito raccolto il trend dichiarandosi pronto alla sperimentazione. Ma dall’AIFA immediatamente è arrivata la frenata con tanto di affermazione che il farmaco non era autorizzato e che c’erano pochi casi studiati. Ma non erano vero diverse affermazioni.
Infatti il giorno 24 marzo ho approfondito la questione, scoprendo che la storia era abbastanza diversa, E ne ho scritto il giorno 25. Sintetizzo:
1 – a scoprire la cura non è stato il Giappone, ma la Cina che non ha usato l’Avigan, ma il suo principio attivo Favipiravir, in combinazione però con alfa-interferone;
2 – da Febbraio la Cina ha svolto sperimentazioni cliniche con campioni di controllo su un totale di 345 assuntos (molti più di quelli che si usano per i vaccini e molti più di quelli indicati da AIFA), e la cura, quando già a fine febbraio i cinesi lo avevano reso noto al mondo, si era a dimostrata “sicura ed efficace”;
3- la sperimentazione e i risultati cinesi a fine febbraio sono stati ripresi da diverse riviste del settore in tutto il pianeta (vedi articolo)
4 – o 17 marzo la Cina ha ufficialmente nuovamente comunicato che la cura è sicura e priva di effetti collaterali, è il Governo di un paese di oltre un miliardo e quattrocento milioni di persone
5 – la Cina da allora non registra più alcun morto in casa da Covid-19 se non di importazione
Faccio notare che la cura non è basata sul solo Favipiravir ma anche sull’alfa-interferone.
A fronte di questi dati che cosa fa il nostro Governo ? Si dice favorevole alla sperimentazione ma con le dovute “cautele”, ossia in pratica non facendo praticamente nulla fino ad oggi .
Zaia invece dichiara già a fine marzo di essere pronto e che la sperimentazione può cominciare la settimana successiva.
Francamente mi ero convinto fosse in corso la sperimentazione…… mas não.
Purtroppo scopriamo oggi, o 18 abril, quasi un mese dopo, che anche in Veneto non è ancora stato fatto nulla, perché il farmaco è appena arrivato dal Giappone, e nonostante fosse in corso l’ ecatombe degli anziani negli istituti di riposo che solo da pochi giorni vengono conteggiati.
Ed attenzione che per di più non è arrivato il Favipiravir cinese, ma l’Avigan del Giappone con il quale nessuno ha ufficialmente sperimentato per curare il SARS Covid2 o Covid-19, mais, pure la casa produttrice Giapponese si è detta non favorevole alla sperimentazione in Italia.
agora, lo svergognamento totale.
Si deve sapere che i medicinali autorizzati in un paese della Unione Europea sono normalmente autorizzati per “mutuo riconoscimento” anche negli altri paesi della Unione. A dircelo è la stessa AIFA.
E l’Avigan/Favipiravir non solo è disponibile ed utilizzato in Francia,
Noto che anche con Ebola come per il SARS-Cov2 (secondo i cinesi) non ha dato problemi di rilievo.
Non è certo un farmaco sconosciuto se possiede perfino un codice ATC attribuito dall’OMS.
Zaia è mal consigliato o ignora completamente la procedura europea per i farmaci ? Mi pare sensato che prima di tutto si cercasse l’Avigan in Europa .
Lo sapremo prestissimo se ci sarà qualche licenziamento.
Altrimenti potremmo pensare che un mese di ritardo è solo l’inizio di una sperimentazione mal impostata e quindi destinata a fallire.
Forse in realtà il problema è un altro, e explicar.
Nel quasi mese perso per il Favipiravir/Avigan, proprio in Veneto è stata sperimentata e trovata efficace una terapia ancora più economica basata sull’ozono. Ha risultato stupefacenti.
Inoltre un medico emiliano ha verificato l’efficacia della Eparina, farmaco molto conosciuto ed economico che si usa da molto tempo, e che ho saputo essere già da tempo utilizzato anche a Padova per la cura delle strani polmoniti Corona-Like che ci sono da diversi mesi.
Per non parlare della Clorochina o idrossiclorochina sul quale Trump ha puntato tutto e che in Italia è stata demonizzata.
Di queste cure non se ne parla se non dicendone i rischi, e tuttavia vengono sotterraneamente utilizzate, ma invece si attribuisce il calo delle morti alle misure di distanziamento che invece illustri immunologi dicono essere state sostanzialmente inutili perché bastavano le mascherine. mais, sembra che il virus si estinguerà da solo a breve come in altri casi.
Il problema di queste soluzioni (favipiravir, heparina, ozônio, Clorochina) è semplice: costano poco e non sono un vaccino brevettato da somministrare obbligatoriamente con un cerotto brevettato che pure ti marchia digitalmente, come vorrebbero non solo Bill Gates, ma il Governo Italiano. Il Governo italiano punta su un vaccino, che invece da più parti è ritenuto molto problematico e che sarà comunque tardivo.
Ma non si stava combattendo una guerra per salvare vite? Adesso invece si ragiona di strategie economiche ?
-lo prof. Tarro, quasi premio Nobel , ritiene che il virus se ne stia già andando da solo e che con le mascherine si possa riaprire.
E Zaia i ritardi con le cure efficaci ma economiche a cosa li deve ?
Possiamo fidarci di una sperimentazione ritardata di un mese se non verrà fatta come quella cinese con l’alfa interferone e con un farmaco in realtà diverso perché non sarà quello prodotto dai Cinesi ?
E perché non fidarsi della sperimentazione cinese già pubblicata in importanti riviste internazionali ?
Intanto aspettiamo il riconteggio dei morti nella case di riposo per anziani, temo proprio siano stati molti di più del noto.