10 anni di autogoverno: genesi e storia di un successo
quando no 1996 ho cercato di candidarmi al parlamento italiano, ho subìto degli abusi d’ufficio, dei reati, che mi impedirono la candidatura.
Questo mi spinse a fare delle denunce alla magistratura tanto più importanti quanto circostanziate da prove, ma avevo anche scoperto un sistema di firme false, violazioni della costituzione, ineleggibilità ecc che di fatto rendevano le elezioni un gioco per le mafie.
Queste mie denunce, anche in Tv come Canale Italia mi sono costate una censura totale che solo oggi, al tempo di internet, è meno pressante, perché le informazioni circolano comunque.
Tanto per chiudere questo discorso, ecco ancora una volta il dossier con le prove (clique)
Naturalmente non furono perseguiti questi crimini del regime che oggi tutti chiamano casta. Ma le mie denunce circolavano con la rete a migliaia di persone.Qualcuno disse che la violazione delle firme che denunciavo c’erano state.Le mie denunce scoperchiavano un sistema talmente diffuso da farlo coincidere con lo stato italiano stesso e colpivano anche il presidente della Repubblica Scalfaro, per cui si procedette alla depenalizzazione…. ma può un parlamento eletto con brogli rendere legali i brogli stessi ? Può un dittatore dire “io sono la legge” ?
Insomma da alcuni magistrati di Padova, a quelli di Venezia e Milano e Roma, in molti magistrati hanno sovvertito la costituzione non perseguendo quei reati, forse per carità di patria, forse perché il sistema è una dittatura occulta, ma dimostrando che la magistratura spesso fa politica, anche se non tutta.
Quando poi in seguito dimostrai la connessione di alcuni fenomeni sovversivi con Scalfaro, mi ritrovai io stesso denunciato per offese al presidente, salvo il fatto che tutto fu poi archiviato quando chiesi il processo con le prove in mano, dimostrando che in verità le mie accuse erano fondate: Scalfaro sovvertì effettivamente la costituzione in associazione con la mafia politica.
Insomma da allora viviamo in uno stato sovvertito dalla mafia, ma anche fin dal 1993. Per la regola che ad una azione segue una reazione, purtroppo le mie denunce hanno prodotto, insieme a quelle di qualche altro, l’effetto opposto a quello voluto, ossia poiché hanno forzato il regime a produrre leggi di depenalizzazione e di auto-assoluzione che tutti conosciamo, di fatto abbiamo rafforzato il regime stesso. E che cosa fare ? Non denunciare?
Oggi tutti noi vediamo che il parlamento italiano è una associazione di auto-nominati e auto-assolti, fatta per il 30% di drogati ricattabili dalle mafie, di una buona fetta di corrotti e corruttori, di ineleggibili, di puttanieri e puttane …. insomma si salvano in pochi e tutto l’insieme non vale più di una associazione privata orgiastica. Ma il fargli perdere la maschera non è valso a indebolire il regime, anzi oramai è una dittatura più che palese pronta a scatenare la guerra civile ai primi disordini perché la guerra civile rafforza il regime, dandogli il modo di fare leggi speciali. Ecco cosa fu il G8, un primo tentativo.
Mentre quello che dico è oggi in parte una percezione frequente, a volte perfino comune, 12 anni fa naturalmente venivo preso per pazzo.
Posso dire che “avevo ragione” o debbo negare a me stesso anche il diritto alla proprietà delle mie idee ? por exemplo, dato che da anni preannunciavo la crisi economica, posso dire che avevo ragione e che non sparlavo? (nota:il peggio della crisi deve ancora cominciare)
contudo, in tutte quelle denunce ho sempre cercato di far valere il principio della veridicità delle elezioni e il rispetto dei diritti dell’uomo, e per dimostrare che elezioni italiane erano e sono del tutto truccate e incompatibili con i principi fondamentali delle democrazie, ho passato anni a studiare le leggi sia italiane che internazionali, sopratutto quelle sulle norme fondamentali, sulle costituzioni, sui diritti umani.
Così come in precedenza avevo studiato la Costituzione, il diritto pubblico, le norme penali anche militari, il diritto pubblico e amministrativo ecc, em 1998 stavo appunto studiando quelle leggi fondamentali come il “Patto Internazionale sui diritti civili e politici”, oppure la “Convenzione Europea sulla salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali”, che al tempo non venivano nemmeno riportate nei manuali universitari, ma che di fatto sono più importanti delle leggi dello stato e perfino della costituzione.
Sto dicendo che all’università ancora oggi non si fa capire agli studenti che le leggi internazionali ratificate, come i “Patti” ratificati con la L.n.881 del 1977, prevalgono anche sulla costituzione e sulle leggi ordinarie, e a riprova ci sono anche diverse sentenze costituzionali che lo dimostrano.
Quello che sto dicendo è che se si chiede al governo italiano di rispettare una norma di legge che esso viola, di prassi il governo italiano cambia la legge e annulla la violazione. isso é, por exemplo, dato che il Cavaliere tromba delle minorenni, scommetto che presto verrà portata la minore età a 16 idade, così il problema sarà risolto assieme alla legalizzazione dei bordelli (il cavaliere mi invii 1 milione di Euro per il suggerimento, obrigado). Ci sono dei pedofili in parlamento o fra i preti ? Basta scarcerare tutti i pedofili . E così via.
goste ou não, questa è l’Italia, il paese dove un Tanzi fotte i risparmiatori e non paga nulla, e il figlio chiede il risarcimento dei danni alla azienda truffata.
Io invece, fino ancora al 1997, ignaro allievo della sc*uole del regime, mi credevo italiano, studiavo come far rispettare quei principi come il diritto a “elezioni veritiere”, oppure il diritto alla “irretroattività della legge penale”, etc..
Da quello studio venni a conoscere delle leggi internazionali sul diritto di autodeterminazione dei popoli, sul diritto di indipendenza dei popoli, sui diritti umani del singolo che appartiene ad un popolo ecc ecc. Si potrebbe discutere fino a domani su che cosa è un popolo, ma non finiremmo mai se non quando da qualche parte non troveremmo un riferimento preciso e inconfutabile che lo stabilisca per legge.
o “valore della legge” è un principio che fu fondante della prima repubblica moderna, la repubblica veneta, ed oggi viene chiamato lo “Estado de Direito”, ossia quel principio per cui uno stato deve rispettare le sue stesse leggi, lui per primo e prima dei cittadini. Questo concetto è del tutto assente nella repubblica italiana. Se un capo del governo italiano violenta una minorenne in casa sua, non prevale la legge penale e lo si arresta, prevale il principio politico e astratto della “Privacidade” con il quale si ritirano le foto che non dovrebbero contenere nulla, ma delle quali si chiede il sequestro non si sa per nascondere cosa (se non c’è nulla da nascondere …).
Se oggi faccio un riferimento alla storia veneta, e mi difendo meglio dagli abusi del governo italiano, non è perché l’Italia mi ha educato a questo. Lo devo ad un risveglio lento e graduale .
quando no 1997 i Serenissimi “Liberarono” il campanile di San Marco, dentro di me, come in milioni di veneti nacque una domanda: PORQUE?
In molti aspiravano all’indipendenza, ma non sapevano nemmeno il perché, anzi si sentivano anche un po’ in colpa per quel volere un po’ “egoista”.
Io come gli altri, plagiato ed “educato” dalla s*cuola italiana non capivo quel gesto, e così è rimasto per il 99% população, mais, la repressione culturale e simbolica che ne seguì portò al più lungo periodo di allontanamento dalla causa veneta che solo ora sta per finire.
Io come gli altri veneti non sapevo di essere appartenente ad un popolo, credevo che veneto significasse appartenente ad una “região” dell’Italia. Nulla mi era mai stato spiegato della mia storia.Le peggiori profezie di Orwell che sono state realizzate sul popolo veneto è il più cancellato dalla storia pur essendo fra le più importanti e longeve civiltà della storia del mondo, il popolo più censurata di ogni altro al mondo.
Non so se al mio risveglio contribuirono di più i Serenissimi (che comunque ringrazio) o alcune amicizie (che comunque ringrazio) oppure io stesso (in molti non si sono risvegliati), ma certo da allora ho letto diversi libri di storia, diventando oggi uno di quelli che ne sa qualcosa in un deserto culturale desolante ancora oggi fra gli stessi venetisti. Un deserto ovviamente da loro non voluto e non noto ma che dimostra la censura di cui sopra.
Ma sta di fatto che quando, leggendo di storia, e di diritto, scoprii quella legge che dice “L’autogoverno del popolo veneto si attua in forme rispondenti alle caratteristiche e tradizioni della sua storia.” Art.2 Legge Cost. 22 maio 1971, n. 340,
avevo ben presente i termini del discorso, ed anche la volontà espressa dai Serenissimi prendeva un’altra valenza giuridica (che non fu mai fatta valere in tribunale) , e intuii la possibilità di iniziare un nuovo stato autodeterminandolo e facendo valere questi diritti “con le leggi”.
Per questo mio “credere nelle leggi” sono stato sempre ridicolizzato, ancora oggi deriso in un paese senza legge reale, ma quando si deride questo si deride l’essere veneto nell’anima.
In quel tempo che iniziai a ricercare qualcuno per fondare le Istituzioni di Autogoverno, si sappia per la cronaca, io avevo la bandiera italiana alla finestra, che tolsi quando la polizia italiana mi sfrattò di casa, inviata da un magistrato collega di stanza della proprietaria dell’immobile che avevo in affitto, anche essa magistrato “onorario” cioè fuori costituzione. E tutto per un affitto non dovuto con un contratto senza firme per le clausole vessatorie.
de 1998 ho cercato per oltre un anno qualcuno che come me fosse disposto ad iniziare questo nuovo ordinamento giuridico, quello dell’Autogoverno del Popolo Veneto. quando no 1999 trovai in Segato e Franceschi le persone disposte a fare un percorso, con molta calma , con molta discussione, con tanta storia che ci ricordasse chi siamo e da dove veniamo, cominciammo a fare i passi necessari e il 31 Julho 1999 fondammo il governo del popolo veneto.
Oggi tutto corre più veloce, gli eventi precipitano, il Veneto conosce 5000 disoccupati in più al mese …….
Allora ci fu invece quel momento di armonia e fiducia reciproca per cui …. iniziò un nuovo stato. Fummo indagati dalla magistratura e ….. archiviati.
Di strada da allora ne abbiamo fatta tanta, dal fare le elezioni nazionali venete, al fare leggi, al regolamentare l’immigrazione come oggi l’Italia si è adattata a fare, all’aprire relazioni internazionali, al fare ambasciatori, polizie, schierare poliziotti ecc ecc.
ELES ERAM 10 anni nei quali ho giocato il ruolo di garante imparziale dei ruoli, lavorando con personaggi di rilievo ed altri assolutamente scarsi o in malafede, come succede sempre nella vita direi.
Oggi io festeggio 10 anni di autogoverno, che nel frattempo ho dimostrato essere non un nuovo stato, ma il recupero di diritti precedenti, perché nel 2006 ho dimostrato che il plebiscito del 1866 non era legalmente valido e non costituisce titolo di possesso per l’italia, e non bastasse, ho dimostrato nel 2007 che il referendum del 1946 non è legalmente valido per il mancato voto di Istriani, Dalmati e molti altri cittadini fino a rendere non certo il risultato pro-repubblica.
Queste ultime cose più recenti sono quelle che segneranno ancora più pesantemente la fine dell’Italia, che è uno stato abusivo nato per tenere servi i popoli italici, e smettiamola di chiamarli italiani.
Oggi io festeggio 10 anni di indipendenza dello Stato delle Venetie, che è uno stato sovrano dal 1866 ma è militarmente occupato.
Non ha nessuna importanza quello che dicono gli occupanti abusivi: le nostre terre non sono loro. Per quanto essi siano d’accordo insieme, e traggono dalle nostre terre e dalle nostre genti il loro massimo profitto, le Venetie sono dei Veneti, che siano Veneti, Friulani, Istriani o altro, le loro terre appartengono solo a loro sotto il segno di San Marco.
So che manca ancora molto perché questo sia evidente, ma intanto, con le mie teorie astruse, con il mio idealismo, con il mio parlare al vento come questa email, sono riuscito a portare, grazie ad altri che mi hanno aiutato, molte persone a definirsi “estado”, “nazione”, pessoas Venetian, e seppure io non dovessi più esserci, questo ormai è fatto.
Ho compiuto una trasformazione semiotica, ed oggi i veneti sanno a decine di migliaia, che sono liberi, che sono e posso essere sovrani nella loro terra.
Queste cose, questa magia della trasformazione simbolica, io non la devo a nessuno, a nessuna massoneria o mafia o religione. La devo semmai ai veneti prima di me, che a loro volta la ricevettero da altri prima di loro, e così nei millenni, in una indipendenza originaria che nasce dall’aver strappato il territorio alle acque e non ad altri popoli.
Fra poco lascerò il mio ruolo di garante di questo nuovo sistema, di questo ordinamento giuridico, e lo deporrò nelle mani del titolare, il popolo veneto stesso, e spero che verrà ben gestito, perché potrebbe anche diventare la catena a morte del popolo veneto se gestito in maniera errata. Ma sarò lì a vigilare ancora, combattendo dal di dentro contro le facili ubriacature da potere.
Nesses 10 anni ho sacrificato molto, per esempio ho ricevute molte denunce, però tutte archiviate a dimostrare la mia legalità e la giustezza delle mie tesi. Per uscirne pulito ho dovuto fare una vita praticamente monacale, diventando infine monaco, ma non mi è pesato perché animato dall’amore per la verità, da quell’atteggiamento filosofico che si può leggere in quello che scrivo, e sopratutto perché sono sempre rimasto pulito fin dall’inizio.
Questi 10 anni di autogoverno hanno segnato una svolta nella storia veneta, e sono contrassegnati dal mio personale contributo giuridico e storico condensato nella scrittura del ricorso presentato a Strasburgo che già oggi impone nel dibattito politico concetti come lingua veneta, autogoverno, giudici veneti ecc.
certamente, chi si loda si inbroda, ma io oggi voglio lo stesso festeggiare questo: ho concepito come creare uno stato, qualcuno mi ha creduto, e oggi quello stato esiste e cresce. Nessuno potrà mai negare questo, nemmeno con le bugie. Illudersi di eliminare questa mia impronta dal panorama della storia veneta è una pia illusione di politici falliti che mai hanno combinato qualche cosa nella vita.
Loris Palmerini
Presidente del Tribunale del popolo veneto ( até 5 setembro 2009)
ultrazolfo
31 Julho 2009 @ 09:32
Perchè OGGI l’Autogoverno diventa una possibilità concreta(++di ieri e -di domani) ?.
Provo a rispondere dal mio modesto punto di vista.
Sin dai lontani anni ’70 ebbi il privilegio di potermi confrontare con i profeti dei Serenissimi. Io sostenevo che, Então, il Popolo Veneto non era pronto per Autogoverni, secessioni o rivoluzioni che dir si voglia. Il motivo era semplicissimo. Il veneto tutto (intellettuale,universitario,economico,industriale, manufatturiero, comercial, distributivo ++etc++etc) era impegano a ricorrere forsennatamente il business montante e preferiva “pagare,subire e tacere” per non perdere tempo e risorse al fine di seguire e perseguire il personale tornaconto.
Detto brutalmente, anche se vessati ed “espropriati” di tutto avevamo ancora la speranza di mangiare la carota. D’ambleaux, o repentinamente che dir si voglia, sono finite anche le sorgenti delle oasi nei miraggi. Ci ritroviamo in mezzo ad un deserto che sta per essere ingoiato da un buco nero…..(che tradotto significa: non abbiamo speranze di salvezza !!!…economica naturalmente, viste le copiose offerte sul tema religioso).
I have a dream… Finalmente abbiamo a disposizione gli ingredianti per innescare la rivoluzione.
E ricordo che Padova fu, e lo è tuttora, la patria delle rivoluzioni sin dai tempi di Trasea.
In ultima analisi, hoje, i Veneti non hanno business da rincorrere e sono devastati dalla flagello biblico delle tasse e dell’ oppressione burocratica statale della PA, degli insegnanti, dei presidi, della scuola, della magistrartura , dell’esercito sudista.
Siamo dunque in presenza di Fame & TASSE, come nella la rivoluzione francese ed in quella americana.
OGGI I VENETI HANNO TUTTO IL TEMPO CHE SERVE per esperire una soluzione balcanica o jugoslava.
Diceva MaoTzeDong:”il potere sta in fondo alla canna di un fucile”. E’ vero ancora oggi…..
mamãe…..
se non paghiamo lo stipendio all’ ometto terrone che sta dall’altra parte del fucile, gli si annebbiano gli occhi e non puo’ colpire nessuno.
Ergo, queridos venezianos…stringiamo le gambe per un paio di anni e vediamo come se la cavano le locuste sudiste se non gli diamo piu’ le dosi di sangue.
Tanto l’economia va male comunque… e quindi un po di astinenza puo’ solo farci bene.
Nel frattempo,….visto che l’economia deambula a bovini,… è vincente e mandatorio organizzare un convegno nel padovano per coinvolgere tutti in un progetto di Autogoverno. Oggi tutti gli imprenditori hanno tempo a bizzeffe. Data ideale Settembre, quando si puo’ fare i sanculotti, senza subire ancora la pelle d’oca della stagione inclemente.
Hasta la Victoria !!! Siempre !!!!
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