Le patrimoine de l'Unesco de Venise parmi les pires gouvernés au monde
Ricevo da Gigio Zanon questo interessante studio.
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I siti dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità sono in totale 830.
Venezia e la sua Laguna, grazie all’interessamento del Direttore dell’UNESCO Renè Maheu e all’ing. Roberto Frassetto – Medaglia d’ oro al V.M. della Maarina – fu la prima ad essere dichiarata tale già nel 1968, subito dopo “l’acqua granda” del 1966.
Ora si rileva dal sito della National geographic quanto segue.
Dopo circa quarant’anni dall’esistenza della denominazione, si è ritenuto opportuno eseguire un’ispezione per valutare i modi in cui essi vengono amministrati. L’idea è stata della rivista National Geographic Traveler, che si è unita al National Geographic Center for Sustainable Destinations e alla George Washington University per nominare un comitato di quattrocentodiciannove esperti ai quali è stato chiesto di stilare una classifica che includesse i 94 siti giudicati più importanti.
Al primo posto, quale sito meglio gestito e meglio preservato, si trovano i meravigliosi Fiordi della Norvegia Occidentale. Al secondo e al terzo, si sono classificati dei siti più vicini per natura a una città come Venezia: rispettivamente Vézelay in Francia e Granada in Spagna. Vézelay è a due ore da Parigi in Borgogna, regione di forte interesse turistico, e i veneziani che vorrebbero una metropolitana sublagunare saranno interessati a sapere che lo slogan della regione proclama: “Beati i lenti, perché di essi è la Borgogna”. A Venezia, plutôt, sembra che si cerchi in tutti i modi la velocità.
Su novantaquattro siti esaminati e valutati per conservazione e gestione del territorio, Venezia è risultata quartultima. Peggio di lei solo le isole Galapagos, Portobello ( Panama) e la valle di Kathmandu (Nepal).
La classifica consiste in una scala da 1 une 100, accompagnata dalle osservazioni degli esperti, da essi presentate in modo anonimo. Nessun sito ha ottenuto un punteggio superiore a 90 e nessuno inferiore a 20.
Italia Nostra ritiene molto grave il fatto che alla città di Venezia sia andato un punteggio tra i più bassi: soltanto 46. Ecco come vanno interpretati i punteggi:
0-25: Catastrofico. Tutti i criteri molto negativi.
26-45: In grave difficoltà.
46-65: In moderata difficoltà: tutti i criteri o medio-negativi o mescolanza di negativi e positivi.
66-85: Difficoltà non importanti.
86-95: Autentici, non rovinati e probabilmente destinati a rimanere tali.
96-100: Ottimi in tutto e per tutto.
Si noti che per un solo punto Venezia ha evitato di essere inclusa nel gruppo dei malati ancora più gravi.
Le cause più importanti di preoccupazione per gli esperti (come da anni per Italia Nostra e per molti veneziani) sono il sovraffollamento dovuto alla cattiva gestione dei flussi turistici e la generale impressione che la città non abbia più una sua vita specifica, legata a caratteristiche locali, ma sia diventata solo un grande contenitore per visitatori di passaggio.
“Quasi ci si pente di esserci venuti,” arriva a scrivere uno degli autori del giudizio, “perché la nostra presenza aumenta l’affollamento e ci rende complici del deterioramento progressivo cui assistiamo.” “Non c’è una vita “vera” degli abitanti,” continua. Per un altro, Venezia è “un bel gioiello che sta scomparendo, che è diventata solo il museo di se stessa.” “Nessuno ci vive salvo i turisti.” lamenta un altro. “La visita, scrive un altro ancora, si limita alle calli, alle chiese e ai canali.” Solo la mattina presto un commentatore ha trovato un po’ di vera vita locale, prima che i turisti uscissero dagli alberghi o peggio ancora dagli autobus e dai lancioni gran turismo.
Per chi vuole visitare il sito:
http://www.nationalgeographic.com/traveler/features/whsrated0611/wh…
Che dire se non ringraziare questi incapaci amministratori che da oltre 30 anni fingono di amministrarci? Hanno sperperato migliaia di miliardi per poi ottenere i risultati di cui sopra!
Hanno costruito un ponte di regime assolutamente inutile e deleterio per l’economia di una parte della città. Hanno costruito un trenino della “Val Scomenzera” per creare ancora più disagi ai turisti e ai residenti obbligandoli a prendere lo stesso vaporetto dopo aver camminato per mezz’ora e spendere soldi per il trenino!
Però i gradini del ponte di Rialto stanno cadendo a pezzi, le rive sono dissestate, i canali sono invasi da barconi di ferro che squassano le fondazioni dei palazzi, il moto ondoso distrugge quello che resta in piedi, etc.. etc..
Ora hanno il proposito di sperperare ancora almeno mille milioni di euro per costruire una sub-lagunare inutile e dannosa per la Laguna e portare ancora più turisti (seimila al giorno!!!) in un luogo che già ora è angusto per chi ogni giorno vi transita per lavoro e per diporto. Il che significa nuovi sventramenti in una zona monumentale di Venezia! Per non parlare della cementificazione dei terreni agricoli nei pressi di Tessera e della nuova inutile pista aerea!
L’unica nota positiva è che l’attuale sindaco se ne và e assieme a lui il suo amico presidente della Regione!
Speriamo che Venezia si salvi! Ma se i Veneziani non si danno da fare, vedo che la faccenda è seria.
Siamo già arrivati sotto la soglia dei 60mila abitanti, ma in cambio c’è un’alta densità di alberghi e locande per turisti.
Ora Venezia è un centro di vacanza dove i turisti, indossando stivali di gomma sempre più spesso, si muovono da un attico all’altro.
I milionari continuano a trovare di loro gradimento restaurare un vecchio palazzo per avere il piacere di osservarne la lenta morte.
A Mestre i turisti soggiornano in alberghi nuovi, attraversano il marciapiede ogni mattina e le strade affollate, mangiando tramezzini per colazione, sperando che rimanga in piedi un numero sufficiente di palazzi a garantirgli un riparo dal sole, e lamentandosi degli squarci lungo il Canal Grande, dove interi palazzi sono stati asportati come denti marci e ricostruiti in Giardini Pubblici a Bochum, a Dysneyland in Florida, a Fukuoka o sulle sponde del porto di Sydney o di Dubai.
Quadri e statue sarebbero stati alloggiati nei nuovi Musei della Terraferma e là addirittura vi sarebbe stata costruita una riproduzione del celebre caffè Florian.
Essi hanno ragione; non vi è più speranza: le buone maniere pusillanimi internazionali si sono combinate con il gangsterismo politico italiano… per rapinare il mondo della più bella città che mai sia esistita.
Luigi – Gigio – ZanonCastello, 5564 – 30122 VeneziaE
mail info#gigiozanon.com(metti @ al posto di #)
www.venetonostro.it