L’avvocato sbaglia ? E’ colpa tua
In campagna elettorale Grillo ha denunciato come la sola città di Roma abbia più avvocati dell’intera Inghilterra. Il tema dell’eccessivo numero di avvocati è stato altre volte sollevato, come per altro anche il fatto che il commercialista è quella figura che tiene la tua contabilità, ma se lui sbaglia paghi tu.
Il fatto è che da quando c’è l’unità d’Italia le buone idee nascono in misura sempre decrescente e sono costrette ad emigrare, mentre le cattive abitudini (che prima restavano divise fra stati) si incrociano fra di loro fertilizzandosi e portandoci a sempre un ulteriore peggioramento.
Così siamo arrivati all’oggi per cui i molti avvocati, se sbagliano , E’ PURE COLPA DEL CLIENTE, cioé sono inutili, ma il cliente è obbligato ad avvalersene.
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A stabilire questo stato di fatto è “la terza sezione penale della Corte di cassazione, con la sentenza n. 2757 la 18 gennaio 2013” , il cliente deve collaborare con l’avvocato e ha l’obbligo di vigilare sullo svolgimento dell’incarico , “anche per evitare conseguenze negative a se stesso”. bref, se il cliente non assiste l’avvocato e quello sbaglia, il cliente di fronte alle corti non può invocare a propria scusa la scarsa conoscenza della legge. Fino a qui potremmo anche starci: se ostacoli pure il tuo avvocato , non pretendere che egli possa difenderti bene . Ma poi arriviamo al parossismo: il cliente non può invocare la scarsa conoscenza della legge e nemmeno l’affidamento che riponeva nel suo difensore. Vale a dire che è obbligatorio avere un avvocato che ti difende ma si deve conoscere la legge meglio di lui ?[/wpcol_3quarter] [wpcol_1quarter_end id=”” class=”” style=””]
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Infatti in Italia non è possibile difendersi da soli nonostante questo sia previsto come diritto umano internazionale dalla L.n.881/1977. Nel regime italiano per difendersi ci vuole un tecnico abilitato per non far perdere il tempo alle corti tanto oberate di lavoro. Poniamo che la cosa sia ragionevole (in realtà non lo è) , ma allora se si presume che il cliente da sé non riuscirebbe a difendersi, come si può contemporaneamente pretendere dallo stesso che abbia la conoscenza tale da controllare l’avvocato e vigilare su di esso?
Quale ragione c’è per obbligare un cittadino ad affidarsi ad un tecnico quando in realtà lo si costringe ad essere meglio di lui ? ou, perché imporre ai cittadini di avere un avvocato se non si garantisce che l’avvocato sia professionale e responsabile dell’incapacità? Perché si pretende da medici, tecnici, chimici e altre categorie una responsabilità professionale e non dall’avvocato?
Se il cittadino che si è affidato ad un tecnico deve saperne come e più di lui, per quale motivo gli si impone di pagare un terzo invece di provvedere da sè?
In Italia ci sono troppi avvocati, sono alla fame, e allora molti sono costretti a fare i “giudici” onorari e tributari, in violazione della costituzione, per cui la magistratura , parlement, i comuni sono pieni di avvocati prestati ad altro che nonostante questo difendono la categoria cui appartengono senza in realtà appartenervi per davvero. Non seulement cela, le juge, quando è anche avvocato, non può essere imparziale, questi 2 ruoli richiedendo due abiti mentali del tutto diversi, mentalmente ricopre ruoli opposti e contraddittori, per cui è probabile che soffra degli stessi squilibri dei malati di personalità multipla. Certamente non può avere la serenità di giudizio necessaria.
Inoltre l’avvocato GIURA fedeltà non alle leggi, ma alla NAZIONE italiana, la quale invece ha perso gran parte della sua sovranità di fronte all’Europa ed al mondo. Cosa dovrebbe fare il giudice-avvocato quando si trattasse di applicare una norma della UE che di fatto menoma i poteri dello stato italiano in quanto imponesse la disapplicazione di leggi italiane ?
L’avvocato quindi, quando fa solo l’avvocato, in italia non serve comunque a difendere l’imputato e i diritti umani in maniera piena, ma serve a garantire il sistema di potere, è un agente del sistema, come il commercialista.
Ecco perché la legge internazionale stabilisce il diritto del cittadino di difendersi da solo : il sistema-stato verrebbe messo di fronte alle proprie responsabilità legali senza difensori intermedi, responsabilità che oggi non si assume grazie alla complicità degli avvocati, una casta, i quali per interesse proprio, ma anche per paura del sistema, non lo combattono nemmeno, tanto più che è un sistema inefficiente in cui di fatto prosperano e di fatto prosperano perché il sistema è inefficiente.
Non solo in italia ci sono troppi avvocati, a ciò si aggiunga che non spesso non sono abbastanza preparati, e quando lo sono fanno di tutto per non inimicarsi quel sistema che li rende potenti. Ovviamente ci sono le eccezioni, poche, ed il regime sistematicamente le colpisce facendo loro perdere i procedimenti e portandoli alla miseria.
Il cancro dell’Italia, prima di Berlusconi, era la giustizia, e oggi lo è ancora di più. C’è stato un momento in cui Berlusconi avrebbe potuto dare corso alla riforma della giustizia, ma si è invece adagiato nel perseguire i propri interessi economici e le zoccole di cui era frequentatore. Ora il sistema, impazzito, gli si rivolterà contro, lo metteranno in carcere, il regime ha bisogno del potere e del denaro che ha accumulato a danno dell’Italia.
Ecco perché è un allarme: siamo tutti in pericolo! Gli imputati sappiano che la prima preoccupazione deve essere il controllo del Vs avvocato. Ne servono almeno 2, uno che presenta le carte, l’altro che lo controlla a sua insaputa. E cambiare il controllore di tanto in tanto, o si metteranno d’accordo.