Cortina e il “blitz” di capodanno: un falso ideologico e razzista.
Il Tg 3 regionale del Veneto del 9 janvier, in pieno “scandalo” sulla evasione fiscale a Cortina, ha parlato degli accertamenti dicendo che l’Agenzia delle entrate, la quale confermava l’evasione che tanto scandalo aveva dato nei media, accertata senza dubbio, diceva la stessa, perché non si era trattato di un controllo a campione, ma semplicemente erano andati a trovare quelle attività che da anni, pur dichiarando un passivo, erano rimaste aperte.
Partendo da questo dato, gli esercizi “incriminati” sono stati circa 50 su oltre 1000. Fermo restando il diritto dei cinquanta interessati di dimostrare il contrario di quanto affermato dalla Guardia di Finanza (effettivamente sono anni difficili per tutti, e molti tengono aperto rimettendoci pur di tenere aperto), il dato indica che in pratica FORSE l’evasione fiscale è del 5% sul totale degli esercizi. Ammesso di confermare tutti i 50 casi l’evasione sia del 5% sarebbe molto bassa rispetto alla media europea del 7%, e nulla rispetto a quella che si registra in altre regioni d’Italia dove l’evasione supera tranquillamente il 50%.
Per esempio nel 2011 un accertamento ad Ostia in piena stagione estiva ha dimostrato che oltre il 50% degli esercizi non emetteva scontrino. Un dato analogo è emerso sabato 14 gennaio in una accertamento a campione in pieno centro a Roma, dove circa 500 esercizi sono stati verificati, e ben circa 200 avevano evaso non emettendo scontrino.
L’Agenzia delle Entrate trova strano che in piena crisi qualcuno lavori pur rimettendoci, denotando una mentalità al quanto fuori dalla realtà del lavoro non statale e privilegiato, ma oltre a questo se i dati su Cortina verranno confermati bene farebbe il Comune a fare causa per danni di immagine all’Agenzia delle Entrate, perché si è rappresentato il territorio comunale come la capitale dell’evasione e delle gite degli evasori quando invece bisognerebbe dargli la palma dell’onestà. I numeri dimostrano il contrario di quanto giornalisti e giornali hanno fatto credere, essi si sono prestati all’ingiustificato linciaggio mediatico e hanno agito con troppo facile leggerezza senza fare i conti: dovrebbero almeno chiedere scusa pubblicamente. La propaganda con cui e’ stata trattata questa faccenda dimostra che :
– si è generalizzato nella comunicazione facendo intendere alla popolazione che Cortina evade, ed invece si tratta di un ben limitatissimo caso e già accertabile in via informatica, non sul campo come fatto a Roma, che dimostra semmai la virtuosità del territorio
– si è voluto trattare da evasori e ladri un intero pezzo del territorio veneto, nel quale, pur esistendo evasione, si colloca fra i meno evasori d’Italia, dimostrando malanimo razzista verso i veneti.
– si è voluto creare nella popolazione italiana la caccia all’untore, forse per spostare l’attenzione sul fatto che le tasse vengono pagate piu’ che altro per sostenere le banche che in questi anni non in poche hanno fatto loschi affari con titoli tossici o perfino hanno evaso il fisco per centinaia di milioni proprio sotto il controllo di chi oggi si trova ministro
Tutto questo dimostra che si è trattato di una operazione prevalentemente mediatica e pure falsa, e pero’ razzista contro il popolo veneto, un popolo che sostiene l’Italia e i suoi circa 1.500.000 falsi invalidi PREVALENTEMENTE AL SUD (di molti di questi recentemente sono state bruciate le schede e gli archivi probabilmente per cancellare la prova dei reato di falso).
Non seulement cela, lo stato occupato Lombardo-Veneto insieme all’Emilia e la Romagna pagano le tasse per tutti, anche a quei circa 2 milioni di statali di troppo senza avere in cambio quell’efficienza amministrativa di cui gode il resto d’Europa occidentale, vendendo gettati i soldi con gli sprechi delle auto blu, con gli stipendi da nababbo e pensioni da faraone che fanno vergogna, o dovendo subire la beffa di cose vergognose come il numero di consiglieri del Molise, o il ridicolo delle 25.000 guardie forestali della Sicilia e le 13.000 della Calabria a fronte dei 500 de Vénétie…mi fermo qui per non provocare il vomito al lettore onesto.
Per conto dei Veneti io chiedo ai media di scusarsi pubblicamente con noi tutti e con Cortina: rifiutiamo la demagogia razzista che ci dipinge come evasori egoisti, proprio noi che invece siamo campioni d’Italia di contribuzione e siamo pure primi nella solidarietà (per altro non ricambiata come dimostrato dall’alluvione del 2010) e perfino nella donazione del sangue.