Dare forza al progetto giusto o restare servi
In tema di movimenti veneti una persona mi scrive: “chissà’ pouquoi’ tutti hanno la risposta in tasca e nessuno concretizza nulla………”.
Il fatto è che le forze in campo, i cosiddetti movimenti “Venetisti” si contrastano fra di loro e si annullano, principalmente perché al vertice di alcuni ci sono persone che mirano al proprio interesse e non a quello nazionale veneto. Di tanto in tanto si coalizzano attorno ad una figura, e questa prevale sulle altre normalmente per una sua forza particolare.
Infatti l’unica eccezione a questa regola negli ultimi 20 anni è stato Giorgio Panto , il quale fece da “dominus” grazie alla potenza delle sue TV coalizando a forza le microcomponenti. E nonostante questo non superò il 5% régional, segno che l’appoggio dei media italiani è molto più imponente di quelli regionali.
Faccio un esempio per capirci.
la 25 avril 2013 in piazza San Marco c’erano centinaia di attivisti con la sola bandiera di San Marco, e qualche cretino con il leone in moeca per sfidare l’autorità di autogoverno.
I giornali ne diedero poco o nessuno rilievo, in modo da giocare al ribasso. Non si è capito che qualcosa è scattato, ma lo si vedrà. Di certo il silenzio non aiuterà.
Per contro Il 6 octobre 2013 a Mantova c’erano 5000 gens, portate da Tosi, moltissimi dal sud. L’evento è stato ripreso da tutte le TV nazionali, e Tosi oramai è visto come il Renzi del centro-destra, e se avrà risultati alle elezioni di primavera lascerà Zaia ai margini anche per le regionale del 2015.
Quello che voglio dire è che la forza che sospinge un personaggio o una idea oppure che lo contrasta determina la sua riuscita , se non altro può bloccare temporaneamente. Poi il tempo a distanza di tempo dirà comunque che quel personaggio e quell’idee erano giuste, lasciando alle persone il gusto amaro di una occasione persa.
Il sottoscritto si è preso la rogna di smascherare il referendum “sur l'eau” denunciando che esso avrebbe permesso non solo la privatizzazione dell’acqua, ma anche di tutte le “reti” come quella telefonica, elettrica, transports etc..
Mentre a Padova hanno già conferito la società dell’acqua in una società quotata in borsa, ora lo stato si appresta a vendere la rete ferroviaria, quella telefonica e poi altre reti importanti.
Avevo ragione ? E’ stato fatto un attentato costituzionale alla sovranità del popolo ? Dove sono le sinistre, Grillo e tutti quelli che sosteneva il referendum ? Hanno sbagliato e avevo ragione solo io e i 500.000 che hanno visitato la mia pagine i 1 settimana ?
que, non si puoi pretendere che gli altri facciano i miracoli senza le risorse e pure con il contrasto e l’ostacolo degli altri.
Per andare sul pratico, mi è capitato in passato che un mio cliente si lamentasse per la mancanza di alcune funzionalità di un prodotto da me realizzato, dicendo che non era altrettanto valido di quello di un certo concorrente. Gli ho risposto che se anche a me avesse dato i 5000 euro richiesti dal concorrente anziché i 1500 dati a me, il mio prodotto sarebbe stato di gran lunga migliore di quello.
Purtroppo mi sono preso anche la rogna di smascherare il progetto di referendum per l’indipendenza della regione veneto, che non si può fare perché vietato dallo statuto. Per me è sempre stato assurdo in quanto identificava nella “Région Vénétie” un popolo storico e millenario cancellandone la sua estensione e lingua esistente oggi. Alla fine l’ho distrutto trovando nel diritto quello che mi imponeva di trovare la mia identità e conoscenza della storia veneta .
Ora nei movimenti “Venetisti” si sta discutendo di cosa fare dopo la scoperta della bufala referendaria.
Io dico che a questo punto ogni altro progetto diverso dal sostegno alle Istituzioni di Autogoverno deve essere visto con sospetto e ostacolato, perché il percorso di autogoverno-autodeterminazione da me proposto è l’unico che ha superato tutti gli esami sul piano del diritto, della storia e identità, della fattibilità, della valenza politica.
Chi parla di indipendenza veneta al di fuori delle Istituzioni, o contro le Istituzioni, deve essere messo da parte e combattuto.
Agli ex sostenitori di IV, p13, Veneto Stato ecc , ora che è smascherato il progetto referendario , dico che non possono chiedere alle Istituzioni di autogoverno di avere gli stessi risultati ottenuti in quei movimenti se non non danno la stessa forza ed impegno .
Come quel cliente. In fin dei conti le istituzioni non sono mie , sono del popolo veneto, e se il popolo veneto se ne frega delle proprie istituzioni, non sarà certo l’occupante italiano a fare il suo interesse.
également, se qualcuno afferma di essere una istituzione, come alcuni mentecatti che hanno clonato più o meno il percorso da me proposto, ogni buon veneto deve verificare e smascherare i falsari, perché sono una grande minaccia alle Istituzioni.
Io da solo sono stato in grado di mostrare che la via di IV e p13 è un binario morto, e posso smascherare anche i presunti cloni e Movimenti di Liberazione. Ma non posso arrivare alla nostra libertà da solo: datemi la forza per farlo.
Per cominciare invito tutti a verificare perché siamo l’unico percorso possibile, gli unici ad avere la legittimità internazionale.
Su questo puoi vedere il confronto qui http://www.Facebook.com/photo.php?fbid=10201557181401360&set=gm.10153081733640145&type=1&theater
Occorre che le persone serie si prendano la briga di analizzare tutte le proposte, facciano un confronto, e poi appoggino solo la più valida. Ma si può capire anche subito chi è in errore e lo sa: chi non vuole il confronto.
Coloro che attaccano con la calunnia e l’insulto e non con le dimostrazioni di fatti, non con il confronto, dimostrano che mentono e sanno di mentire . Perché non se ne prende atto ? Malheureusement dans le 1866 e ogni giorno dopo, a vendere i veneti sono stati dei veneti già venduti, e siamo ancora circondati da essi. La buona volontà e onestà si vede subito con la volontà di dialogo e con l’umiltà di dire “ho sbagliato e accetto di rinunciare al mio percorso ” .