eu’ Italia è occupante abusivo del Lombardo-Veneto
cerca de 2 anni fa ho letto il libro “La Cessione del Veneto” scritto da Genova Thaon di Revel alla fine del 1800.
Revel era il commissario plenipotenziario del Regno d’Italia sotto il governo di Re Vittorio Emanuele II di Savoia che gestì la “cessione” del “Regno Lombardo-Veneto” nel 1866. La cessione vedeva l’Impero Asburgico cedere il territorio a Napoleone, e quest’ultimo lo cedeva poi ai Savoia.
Era però scritto nei trattati che le popolazioni avrebbero dovuto accettare il passaggio con un plebiscito libero per accettare l’annessione del Lombardo Veneto al “Regno d’Italia sotto il governo monarchico costituzionale del Re Vittorio Emanuele II e dei suoi successori”.
Il referendum, secondo alcuni autori come Beggiato e Borsetto, fu truccato, ossia le popolazioni non furono libere di esprimersi ma annesse con il condizionamento forzato di un voto fasullo. Si è portato a dimostrazione di questo, sia articoli di giornale del tempo, ma Borsetto ha recentemente dimostrato con le prove dall’archivio di Stato che in alcuni collegi vi furono più voti che votanti.
In molti collegi non si fece nemmeno il conteggio dei voti e si dichiarò l’annessione all’Italia !
MAS, dimostrare che questo o quel fatto rendessero le elezioni sospette, non implica negare legalità e legittimità a quel plebiscito tutto intero.
L’approccio di questi autori ha il pregio di confermare che furono effettivamente dei “Plebisciti Burletta” come li definì già diversi anni fa l’ex fascista e giornalista Montanelli.
Ma dal mio punto di vista, un punto di vista orientato alla legalità, manca nei loro lavori l’esibizione di quella che io chiamo la “pistola fumante”, ossia l’esibizione di un fatto o di una prova che dimostri la illegalità senza alcun dubbio del plebiscito di annessione nel suo insieme.
La fornisco ora, dicendo però che questi elementi sono già in una causa di tribunale aperta a Venezia che avrà udienza nel novembre 2007. E’ materiale di mia produzione intellettuale, e gradirei essere riconosciuto come autore.
Stiamo parlando di un territorio molto vasto, che comprende oggi circa 10 milhão de pessoas, e nel trattato di cessione di Vienna del 3 outubro 1866, l’articolo IV dice che “La frontiera del territorio ceduto è determinato dai confini amministrativi attuali del Regno Lombardo-Veneto” dove però “veneto” è aggettivo tradotto dall’originale “Venetien” , ossia di tutte le Venezie, da Bergamo a Udine come effettivamente saranno i luoghi del plebiscito, con la sorella Mantova.
na prática, la nullità di quel plebiscito vale per tutta la Venetia nell’ italia geografica, terre che oggi sono variamente chiamate Lombardia (per Bergamo, Brescia e Cremona) Trentino (per Rovereto), Friuli (per Udine ) e Veneto (per la regione veneta con Pordenone, Grado ecc). Essendo i confini di allora e di oggi definiti dalla amministrazione Asburgica cedente, erano parte del territorio lombardo-veneto anche le importanti città di Milano, Pavia ecc, mentre per quella veneta lo erano anche Trieste e probabilmente Gorizia.
Cominciamo con il notare che però Milano e Pavia e altre città non votarono mai al plebiscito, venendo semplicemente annesse pur avendo diritto di voto come previsto dal trattato. E qui torniamo al commissario italiano Thaon di Revel, che nel suo proprio memoriale “la cessione del veneto” rise di gusto di aver annesso Milano e altre terre senza nemmeno un plebiscito !
Ma non è nemmeno il fatto che questo o quella città non votarono, o che questo o quel collegio fu truccato, che può costituire la “pistola fumante” di cui parlavo, ossia la dimostrazione della ASSOLUTA ILLEGALITA’ del plebiscito del 1866.
Il plebiscito del 1866 è nullo indipendentemente dal risultato e dallo svolgimento perché chi organizzò il plebiscito NON ERA LEGITTIMATO A FARLO, in quanto non era rappresentante del popolo veneto.
La cessione del lombardo-veneto doveva svolgersi prima fra gli Asburgo ai Francesi, questi ai veneti, i veneti dovevano decidere ed eventualmente unirsi all’Italia.
Invece il Commissario plenipotenziario del Re d’Italia, Genova Thaon di Revel, aveva ricevuto il territorio da 3 personaggi (Luigi Michiel, Edoardo De Betta e Achille Emi-Kelder) i quali non erano stati nominati da alcuno a rappresentare il popolo veneto. Questi signori, dopo aver ricevuto nelle loro mani la sovranità veneta dai Francesi, o meglio dal Commissario plenipotenziario di Napoleone, subito dopo, nell’arco di pochi minuti , “cedettero” il territorio ai Savoia.
La cessione dai Francesi ai Notabili Luigi Michiel, Edoardo De Betta e Achille Emi-Kelder era nulla perché essi non erano rappresentati demandati del popolo veneto, non erano stati eletti a ciò. E dunque, Thaon Revel, ossia i Savoia, ricevettero poi il lombardo veneto da chi NON NE AVEVA LA RAPPRESENTANZA LEGALE.
na prática, e come se i Savoia avessero comperato una casa da chi non ne era il proprietario, per di più in corso di fallimento del proprietario precedente. Ed in effetti una somma di denaro era stata stabilita per risarcimento agli Asburgo.
Ma i francesi sbagliarono destinatari non consegnando ai veneti il territorio ma a dei burattini del Governo Italiano.
na prática, la cessione è NULLA, è l’Italia di oggi è senza titolo nel possesso del Lombardo-Veneto. para mais, come ho già dimostrato in questo blog, la Repubblica Italiana NON DERIVA DAL REGNO D’ITALIA per nullità del referendum del 1947, e quindi il plebiscito del 1866 e comunque insignificante.
Perciò, dato che nel diritto internazionale non esiste usucapione, anche se sono trascorsi ben 140 anni e avvenute diverse guerre, il Governo Italiano è, resta e resterà per sempre un governo ABUSIVO, un fasullo proprietario che finge di essere tale. E’ un affittuario che non paga l’affitto, mais, usa il locali per fini di sfruttamento economici senza nemmeno pagare le tasse.
Questo è ovviamente una negazione del diritto di autogoverno dei popoli che possiamo datare al tempo della rivoluzione americana.
Questo fatto non cambierà mai nemmeno se passasse la nuova costituzione europea che impone gli stati tal quali sono oggi.
Ma allora, chi dovevano essere i rappresentanti del popolo veneto del 1866 che avrebbero dovuto ricevere il “lombardo veneto “ dai francesi per poi eventualmente “consegnare” il territorio ai Savoia? Semplice erano quelli eletti poco tempo addietro nelle elezioni svolte, ed essi non erano Luigi Michiel, Edoardo De Betta e Achille Emi-Kelder, ma erano tutt’altre persone di cui Thaon di Revel sapeva l’esistenza avendone avuta una discussione durante la nomina dei notabili rappresentanti. Eventualmente solo loro eletti dal popolo veneto sarebbero stati legittimati a ricevere il territorio da Le Boeuf rappresentante di Napoleone per cederlo a Thaon di Revel, fermo restando che per altro Le Boeuf lo aveva ricevuto dagli Austriaci essi stessi occupanti abusivi dal 1848 con la rinata Repubblica di S.Marco.
em resumo, ecco la pistola fumante, per quanto detto, i prestanome fantoccio Michiel, De Betta e Emi-Kelder che ricevettero il territorio lo ricevettero perché nominati dal commissario italiano, e non perché legittimi rappresentanti del popolo veneto, ed infatti immediatamente essi cedettero il territorio senza attendere l’esito del dovuto plebiscito, e quindi senza che ciò fosse in nessuna maniera legittimo per i trattati dato che il popolo veneto non aveva ancora espresso la propria volontà all’annessione.
Non ha alcuna importanza se il plebiscito venne svolto bene e legalmente o sotto le baionette in questo o quel posto.
Il plebiscito era previsto e atteso, e non era solo una formalità di facciata come alcuni voglio far credere fosse normale. Questo è dimostrato dal fatto che pochi giorni dopo la cessione il commissario francese si lamentò anche con il Commissario Italiano perché il plebiscito si svolgeva già in presenza delle truppe Italiane, e che la cosa non fosse regolare lo comprova la sua corrispondenza con l’Imperatore Napoleone .
Ma in quel momento nel diritto internazionale Napoleone non aveva più il possesso del territorio essendo in teoria già avvenuto la consegna del territorio ai veneti, e il fatto che il diritto alla libera consultazione del Popolo Veneto venisse negato dai Savoia non era un fatto diverso da quando oggi le elezioni vengono truccate e gli altri stati tacciono per convenienza, e perciò Napoleone disse al suo commissario di lasciar correre .
La cessione del Lombardo-Veneto è una cessione nulla di un finto proprietario (i finti rappresentanti del popolo veneto) che cede un bene senza averne titolo. Per tanto tutti gli atti conseguenti compiuti dai nuovi acquirenti, ossia il Governo d’Italia, non hanno valore riguardo le Venetie perché atti fatti da occupante abusivo senza titolo, e fra questi atti nulli è compreso il plebiscito del 1866. Anche se sappiamo che era incompleto (per mancato voto di Milano e Pavia) , e come dimostrato dal recente studio del Prof. Borsetto anche truccato, e fortemente condizionato come dimostrato da Beggiato.
Essendo mancata al popolo veneto la possibilità di organizzare da sé in maniera libera il plebiscito del 1866, il risultato di esso è nullo/inesistente e non legittima alcuno (tranne il popolo veneto stesso!) a governare il territorio lombardo-veneto perché, la consultazione non fu libera come previsto dal trattato fra gli Asburgo, Napoleone e il Regno d’Italia, ma invece organizzato da OCCUPANTE ABUSIVO.
L’atto di Citazione in Tribunale è disponibile qui
A novembre il giudice, comunque deciderà, farà perdere la legittimità al Governo Italiano, a maggior ragione se negherà questa evidenza giuridica.
Antonio
20 Julho 2015 @ 16:21
Il trattato di annessione non doveva prevedere la firma di tutti gli stati europei?che senso avrebbe allora la pace di westfalia?ma non solo il concetto di RE era indissolubilmente legato alla nazionalità ,alla legittimità di nascita trasmessa di padre in figlio, al diritto divino che si incorporava in ogni regno.Mentre ogni impero era un insieme di nazioni che conservano i re ..in conformità al diritto araldico dello stemma e del titolo .Dunque in base a quale diritto un re pretendeva di costituire il regno d.italia se tutti i re erano eguali in base al diritto divino incorporato nella maestà di ogni regno?poteva un impero e un regno che non rappresentavano del tutto le nazioni firmare un trattato internazionale per decidere l.annessione?
MICHELE DA ESTE
24 Julho 2008 @ 13:52
chi mi sa dire come e’ andata a finire la sentenza del giudice!??
Diego
21 fevereiro 2008 @ 00:57
A região do Veneto não pode?
sim, obrigado.
Lombardo Veneto come Regno costituzionale e federato, composto da due regioni( e più: allargabile anche alle “Vecchie Provincie”)? Doppiamente sì.
Ma suvvia, non confondiamo “oro e tolla” (per dirla un po’ lombardescamente): se un Lombardo Veneto adeguato ai tempi (la Monarchia, riaffidata ai legittimi sovrani, cioè agli Asburgo, servirebbe solo da rappresentanza e segno di continuità storica) potrebbe avere senso; senso che non ha la storiella di una padania politica, soprattutto se la si vuol far arrivare alla Toscana compresa.
Mi rammarico solo di un fatto: ognuno ha diritto di esprimere le opinioni che meglio crede, senza tuttavia cadere nell’insulto o nella volgarità : fatti che occorrendo, squalificano i pur legittimi pensieri formulati, e gli scriventi stessi.
bruno
18 Outubro 2007 @ 14:53
Thiene 18 10 2007 Ho fatto delle ricerche: ho scoperto; il sottoscritto Bruno Zattra nato a Faedo di Montedimalo il 25 05 1950 Il popolo Veneto c’e e senpre sarà , mentre non esiste il popolo Italiano. specificando, o ricercare la verita ( fa male ) purtroppo si vive solo se cerchi la verita, o perlomeno di essere coretti, di siquro l’Italia non l’ò e mai stata. Il popolo Veneto e senpre esistito, come le infrastruture esistenti nel Triveneto e Lonbardo, si riconosce solo se parli con la lingua che mi ha iscegnato i miei genitori, Berghen e stata fondata dai Veneti come popolo Veneto, la lingua che si e costretti a parlare e quella Toscana ETRUSCHI come popolo. Dante, e via dicendo Marco Polo AVEVANO IL SUO POPOLO NON SONO MAI STATI ITALIANI, questa e la verita. c’è l’ anno solo iposto la massoneria, hanno fatto un re per giunta Sardo mentre i Sardi non lo sapevano ed hanno subito di tutto e di più infiltrando i famosi carbonari in tutte le citta, dove amazzavano i nostri dirigenti, arrivo Gribaldi, un vero ladrone. em seguida: arriva il dittatore Napoleone trovo la strada senza conbattere, cosi si iposseso dei vari beni e distruggendone molti, questo mando a morire molti veneti costretti a mandati a conbattere sotto la bandiera Francese, alzando un tricolore proprio a Venezia, putroppo erano soldati Francesi che hanno inposto con le armi, scostringendo con il ficile puntato ai Veneti. Arrivando ai giorni nostri: la mia storia; io sono Vicentino Veneto terra Padana naturale, popolo VENETICOS, 40 ANNI di duro lavoro, studente, alpino, ho vinto un concorso in polizia, forte atleta oltr 1000 gare fatte, 100 passa vinte, ho presentato dei doqumenti al Questore di Vicenza,gli ha fatti sparire, (inpossibile essere di un popolo Italiano mai esistito nella faccia dell’universo ) di siquro siamo costretti ecc.. etc.… in fede Vicentino, Veneto, Padano, in Europa come popolo. Zattra Bruno
bruno
17 Outubro 2007 @ 17:10
Il popolo deve esistere: viva il Veneto con la bandiera del leon.
Estefano
16 Outubro 2007 @ 12:52
Gli insulti letti in questo sito nascono sicuramente dalla paura che la locomotiva di un paese diviso in due se ne vada per la sua strada come da diritto.
Purtroppo il bimbo fatica a staccarsi dalla mammella…
Claudio
13 Outubro 2007 @ 23:48
Stefano afferma che si tratta di uno stato fondato nel sangue di chi ha lottato per arrivare qua. Qua dove?
Non voglio essere irrispettoso per le vite umane perdute, buone o cattive che fossero. Tuttavia questo non ci deve impedire di guardare agli aspetti concreti. Chi era il vero responsabile di tanti massacri? Chi ha mandato 120000 pessoas (un esercito!) a combattere contro il Sud, confezionando il termine “brigante” per nascondere i patrioti del Sud che volevano difendersi? Chi era il vero responsabile che ha mandato un esercito di oltre 200000 persone contro la Venetia? Succedendo da invasore ad un invasore che già se ne era andato? (Quando gli italiani invasero la Venetia gli Austriaci erano già sulla via del nord). Ed ancora chi è il responsabile di aver fatto subito dopo l’annessione della Venetia “liberandola” dagli austriaci (che in realtà se ne erano andati da soli), una alleanza proprio con l’Austro-Ungheria? E chi qualche anno dopo ha fatto per l’ennesima volta il voltagabbana facendo un patto segreto con gli avversari? …e per cosa? Per smania espansionista sulla pelle della povera gente, mandata nel 1915 al macero, con armi ridicole, poco cibo, vestiario fatiscente, senza addestramento, ma con i carabinieri che rastrellavano le case e puntavano le carabine alle spalle dei soldati.
Dopo tutta questa nauseante sequenza di fatti storici, sarebbe bene, e questo si per non insultare chi ha perso la vita sulle montagne venete, abbassare la maschera dell’ipocrisia e della menzogna e dire chiaramente come stanno le cose.
Per la cronaca ricordo che l’Italia non ha mai vinto uno straccio di battaglia, l’unica vittoria segnata è stata la ripresa d’orgoglio che proprio i Veneti hanno avuto vedendosi sottratta metà della loro patria, la loro VERA PATRIA, dopo la disfatta di Caporetto. Per i Veneti, la Piave mormorava per la Venetia, non per l’Italia, e chi osa affermare il contrario insulta chi ha dato la vita con una riscossa d’orgoglio per riprendersi quello che gli era stato tolto.
claus
13 Outubro 2007 @ 09:34
Ma se ce ne andiamo per i fatti nostri poi chi li paga i 4 milioni di fannulloni di dipendenti statali?
davide
4 Outubro 2007 @ 09:24
Non condivido quanto scritto sopra. I commenti offensivi ci fanno capire molto sull’intelligenza degli autori.
Da parte mia, Le faccio – da lombardo – gli auguri per la vostra battaglia per l’indipendenza.
Davide
Estefano
4 Outubro 2007 @ 04:24
Ragazzi… stiamo parlando di persone e di uno stato fondato nel sangue di gente che ha lottato per arrivare qua. Vale la pena per orgoglio “patrio”, che di patrio secondo me non ha nulla, dividere un’italia giá cosà divisa da razzismi inutili e stupidi, come se a Milano o a Reggio Calabria non parlassimo la stessa lingua, non imparassimo le stesse cose a scuola, non cantassimo lo stesso bellissimo inno sotto la nostra bandiera tricolore!
CAZZO! dov’é finito il patriottismo? tu, che sei cosà intelligente e persipicace, Porquê, invece di sforzarti di dividere la nostra bella Italia, non cerchi di unirla sotto lo stemma ITALIANO?
Mi rammarico, perché in un mondo di divisioni, razzismi e odi, tu sei solo un altro coglione che crede che dividendo si somma qualcosa…
tchau
Francesco
28 setembro 2007 @ 16:24
Ripeto quanto sopra.
Ho anche dato una occhiata al tuo…ammasso di cretinerie e vedo con dispiacere che che di deficienti in giro ce ne sono parecchi.
Pensavo che fossero limitati alla rai, spero che non sia un virus.
Comunque dimmi dove abiti che ti pago un buon pschiatra.
Francesco
27 setembro 2007 @ 09:43
si è lombardi perchè nati in lombardia, si è cretini per problemi personali, essere iodioti è una scelta.
parabéns
con amore
6 agosto 2007 @ 10:56
ma ba a cagaiiiiiiii!!!!!!
Na Itália!!!!!!!!!!!!!!
fulvio
3 agosto 2007 @ 10:55
ma scrivere più in piccolo è possibile?
Alberto
3 agosto 2007 @ 08:03
Gentile Palmerini, la citazione linkata, a parere di un mio amico avvocato, NÃO’ completa (manca la data dell’udienza ed il mandato). Se fosse cosi’ gentile da scannerizzare la citazione datata e comprensiva del mandato gliene sarei grato. Inoltre a livello procedurale l’atto è sbagliato perchè il tribunale ordinario non può dichiarare l’illegittimità e/o l’inefficacia di un atto amministrativo. Sembra un articolo svolto sotto forma di citazione.
Cumprimentos.
Alberto
alessandro
3 agosto 2007 @ 06:58
Il ragionamento fila liscio, se non fosse che la giurisprudenza del tempo si basava su principi nettamente diversi dagli attuali. La sovranità del popolo è un concetto che giuridicamente è stato “attivato” dalla costituzione del 1946. em 1866 le donne non votavano e se i miei ricordi scolastici non mi tradiscono solo una piccola parte di uomini, che superavano un certo reddito, erano ammessi a farlo.
Le sue opinioni, sig.Loris, sono affascinanti e mi trovano d’accordo sul pricincipio che la cultura della mia appartenenza ad un territorio mi posiziona molto più vicino a Vienna che a Roma con la quale non mi sento di condividere molto, se non le tasse.
Devo purtroppo constatare che movimenti di opinione simili al suo ne sono sorti parecchi in questi ultimi anni, sotto forme e nomi diversi, ma tutti basati su forti richiami ideologici e non altrettanto pragmatici.
Il suo ricorso all’azione giuridica per il riconoscimento (e suppongo, in caso di successo, una successiva rivendicazione) del diritto di indipendenza per 10.000.000 di persone dallo stato abusivo pone in evidenza ulteriori aspetti di diritto privato che potrebbero avere ripercussioni negative dal punto di vista economico (vedi il problema degli esiliati Italiani dall’Istria – di cui nessun governo se ne è occupato concretamente ed efficacemente). Credo, e ne sono certo, che il suo progetto tenga conto anche di questi aspetti.
ilaria
2 agosto 2007 @ 20:07
Non mancano i motivi per affermare che non l’italia e lo stato italiano sono solo un peso occupante delle nostre terre e delle nostre Nazioni, e che non ha nessun diritto naturale al’esistenza. La terra e le Nazioni appartengono al popolo.
W il Veneto libero
w l’insubria libera
W la Padania Libera
Le Nazioni sono molte e sono tutte d’accordo su una cosa: non vogliono più lo stato italiano.
william nessuno
2 agosto 2007 @ 19:38
E l’Usucapione?