Risolto il problema del petrolio: energia per tutti a basso costo.
Quest’oggi vi do una notizia molto bella, che dovrebbe cambiare in maniera permanente la vostra percezione della realtà.
La sorpresa di Pasqua. E’ stato risolto il problema di sostituire il petrolio con delle tecnologie ecologiche facili da usare.
Dunque non ci sarà nessun “pic” del petrolio dopo il quale comincerà il ritorno al medioevo, o fame, o povertà. E tutto questo si sa già da 2 anni almeno.
au contraire. Ci saranno millenni di prosperità e pace. Ci sarà perfino il RIASSORBIMENTO DELL’ANIDRIDE CARBONICA IN ECCESSO fino ad oggi prodotta, con la riduzione delle malattie e un risanamento della terra. donc, grazie a questa tecnologia, nessun effetto serra ci attende, con innondazioni, ouragan,nuove ere glaciali, etc., etc..
Cosa dico ? Che vi stanno terrorizzando senza motivo e vi mostro perché.
Nessuna catastrofe ecologica ci attende, se lo vorremo. en effet.
Più nessuna guerra per il controllo dei pozzi petroliferi mascherata da democrazia o spacciata per “rafforzamento” della libertà.
Ci sarà una enorme energia disponibile con la quale molti esseri umani potranno finalmente sfamarsi, e comunicare fra loro a costo zero (oggi bisogna pagare l’internet, il telefono, la tv ecc ecc) mettendo in rete le soluzioni migliori per l’umanità. Insomma comincerà un nuovo rinascimento anche delle arti, delle scienze e della razza umana.
Tutto questo alla misera condizione che riduciamo a impotenza quei circa 10000 personaggi in tutto il mondo (stima personale) che sono guerrafondai, che sono dei terroristi sia in cariche pubbliche che in organizzazioni occulte. Sono loro che vi riempiono di paure immotivate.
Questi circa 10.000 provocano volontariamente la continua distruzione dell’uomo sull’uomo e per il loro solo vantaggio e vanno fermati in qualche modo. Se so non li riduciamo a impotenza essi ci porteranno alla distruzione totale del mondo come stanno facendo.
La posta in palio può essere vinta con delle semplici tecnologie.
Premetto che non è certo merito mio se tutto ciò può accadere, e per altro sono anche in ritardo sulla “notizia” di ben 1 anno e mezzo.
Ma se anche voi come me non sapevate nulla, questo vi dimostra che la censura esiste ed è potente nel mondo e in italia. Basta far girare queste notizie per sconfiggerla. FAI GIRARE QUESTA PAGINA AI TUOI AMICI
Cominciamo col capire. Avete presente che cosa è il biodiesel?
Per chi non lo sa, il biodiesel è l’estratto da oli vegetali che può sostituire al 100% il gasolio per le autovetture, per il riscaldamento, per la produzione di energia.
Da sempre si sa che si può ricavare biodiesel da tutti gli olii di semi, ma specialmente da quelli della colza, anche se il gasolio così ricavato ha un costo industriale leggermente maggiore del gasolio da petrolio.
En fait, mentre un litro di gasolio da petrolio può costare circa 30 centesimi di Euro (€ 0,30), un litro di gasolio da biodiesel può costare anche 40 centesimi, ma ha una serie di vantaggi che sono:
– la colza assorbe la stessa anidride carbonica prodotta con la combustione
– evita le guerre per il petrolio
– gli stati e i banchieri non possono controllare e schiavizzare il contadino che si produce il biodiesel e che non gli paga le “accise” (=tasse)
Se non ci credete, andate al supermercato e guardate quanto costa un lito di olio di semi: environ 50 centesimi, ma il 30% del prezzo sono per i costi e il guadagno del gestore, otre che per le tasse.
Da ogni litro di olio di semi si ricava tranquillamente l’80% di biodiesel e il 20% di glicerina, e questa ultima è un prodotto molto valido e costoso che serve per tanti prodotti anche di cosmesi.
Purtroppo agli Stati e ai banchieri (che controllano gli stati) il Biodiesel non sta bene, perché grazie al controllo centralizzato in poche mani del petrolio riescono a pilotare il prezzo del gasolio alla pompa e lo aumentano con le tasse del 400% . Se preferite, il prezzo del litro di gasolio alla pompa è per l’ 80% fatto di tasse (accise). Ecco da dove viene il tesoretto degli ultimi anni, dalle super tasse pagate sui carburanti grazie alla svalutazione del dollaro.
Che il biodiesel dia fastidio è tanto vero che lo stato italiano lo ha perfino disincetivato. si vous dites, e non è vero. che toglie spazio ad altre colture, perché la colza mica si mangia, e cresce dove non crescono altre piante.
Io stesso ho fatto i conti con un esperto, e con soli 5 ettari di terreno coltivati a colza si può produrre biodiesel a 40 centesimi per litro, compresi i costi dei macchinari. Ti scaldi casa, fai la corrente, giri con la macchina e non inquini. Ma lo stato dice che EVADI
Tutto ciò andava bene fino a 2 il y a quelques années, ma si è scoperto che si può fare meglio con l’olio di palma.
Secondo alcuni 1 ettaro seminato a colza o mostarda produce da 1000 1400 litri di biodiesel. Ma ben 6100 di olio di palma, 4 volte tanto, portando il costo del biodiesel da palma a gareggiare con il petrolio, ovviamente costi inclusi.
Ma da quando ci si è messi nella prospettiva del biodiesel, i ricercatori hanno aperto il vaso di pandora ed è saltato fuori che alcune erbacce sono ancora più interessanti. Ed ora, ecco il colpo di scena e la notizia
INVECE DI COLTIVARE LA TERRA SI PUÒ COLTIVARE IL MARE
Da uno studio finanziato dal Governo USA, ora interrotto e “cassato”, si è scoperto che dalla sola coltivazione di alghe nel mare si può tranquillamente soddisfare tutto il fabbisogno energetico degli Stati Uniti a costi perfino inferiori a quelli del petrolio. La cosa è confermata anche dallo studio di alcune Università .
Secondo una stima besterebbero 230 Kilometri quadrati di mare per soddisfare tutte le necessità americane.
Mentre si calcola in america, gli spagnoli e il sud africa stanno già facendo.
Le stime danno per certo che 1 kilometro quadro di mare coltivato ad alghe produce da 10.000 une 20.000 metri cubi di biodiesel per anno.Ogni metro cubo sono 1000 litri di carburante. Una enormità.
Queste alghe hanno anche il vantaggio di assorbire grandi quantità di anidride carbonica restituendo ossigeno.
Ma parlavo di rinascimento: qualcuno ha avuto l’idea di coltivare le alghe in verticale in normali sacchetti di plastica, aumentando la produzione a circa 60.000 litri di olio vegetale all’anno per ettaro, 3 volte tanto del mare, 30 volte la colza! E facendolo nel deserto.Sotto vedi il video della CNN che ne ha parlato.
Vi lascio guardare la nutrita serie di collegamenti.
Ma il lettore capisce che sul prezzo del petrolio c’è una grande speculazione in corso. Un terrorismo mediatico che paventa l’esaurimento delle risorse, fame, povertà, misère. Tutto per giustificare una guerra senza senso che avvantaggia quei pochi che producono le armi e fanno la ricostruzione. Sono nemici dell’umanità intera.
C’è perfino chi ha parlato di nuovo medioevo in arrivo per l’esaurimento del petrolio, ma era solo un incubo personale.
Cosa dire ora del fatto che gli stati si fanno la guerra per il petrolio?
E dei mercati mondiali che crollano per l’innalzamento del petrolio ?
E’ tutto falso il perché succede. La soluzione del biodiesel dalle alghe è semplicissima e disponibile da tempo. Ma non si dice nulla. Nessun media italiano che io sappia.
E invece dovrebbe essere la notizia del giorno tutti i giorni per 10 âge.
E avete sentito dire qualche cosa su questo dai candidati ecologisti di sinistra? Non. Allora NON VOTATELI
E quelli che hanno parlato di puntare al nucleare come la destra? NON VOTATELI
Siamo circondati di incapaci o siamo immersi in un totale controllo dell’informazione, a cui però sfugge qualche notizia, che poi rimbalza da una parte all’altra del mondo nella rete senza controllo e modifica le coscienze e la percezione della realtà.
Siamo alla resa dei conti. chi viveva a sbafo degli altri obbligando il mondo a comperare il petrolio in dollari che solo lui stampava, ora non può più farlo e preferisce spaccare tutto piuttosto che perdere la faccia perché il suo potere non esiste più.
Io sostengo che i popoli non si meritano i governanti che hanno, nemmeno il popolo americano si merita i propri governanti, eletti o meno che siano.
[fichier flashvideo = http://www.youtube.com/watch?v=m-GpX3oJFTU&feature=related height=400 /]
http://blogeko.libero.it/index.php/2006/11/20/biodiesel_alghe_emissioni_co2_sudafrica
http://blogeko.libero.it/index.php/2006/12/19/nuova_zelanda_biodiesel_alghe_80_diesel
http://ingeambiente.freewordpress.it/2007/06/28/biodiesel-dalle-alghe/
http://www.ecoblog.it/post/5419/vertigro-le-alghe-per-biodieselin-verticale
Fare il biodiesel in casa http://www.aamterranuova.it/article1301.htm
http://www.cti2000.it/biodiesel.htm
Lo Stato disincentiva http://www.disinformazione.it/biodiesel.htm
Biodiesel dalle ALGHE
http://www.ecoblog.it/post/1917/biodiesel-dalle-alghe-400-volte-piu-efficiente
http://www.ecoage.org/info/storia-accise-benzina-italia.php
http://www.ipsnews.net/news.asp?idnews=34239
http://www.unh.edu/p2/biodiesel/article_alge.html
http://www.progettomeg.it/biodiesel.htm
http://www.google.it/search?hl=it&client=firefox-a&rls=com.ubuntu%3Ait%3Aofficial&hs=qYN&q=+biodiesel+alghe&btnG=Cerca&meta=
Mikahel
8 décembre 2011 @ 15:05
Peccato esserci arrivati troppo tardi (peccato perché una nuova e grande guerra sembra essere inevitabile) e peccato che l’uomo (noi tutti non solo i potenti di turno) siano ancora cosi egoistici e materialistici da poter cooperare ad una nuova era.
Mitch Jodethe
17 avril 2011 @ 22:17
POSSIBILE SOLUZIONE AL PROBLEMA CARBURANTE/INQUINAMENTO DELL’ARIA
Buongiorno a tutti. Io credo che vi sia una soluzione che risolverà 3 problemi in uno.
L’AUTO AD ARIA COMPRESSA:
1) diminuzione drastica dell’inquinamento dell’aria
2) Avrà un costo-consumo ridicolo e quindi alzerà il potere d’acquisto di chi la compra (quanto spende in carburante un cittadino medio per la sua auto? e una azienda per la sua flotta auto? i comuni?)
3) Elimina il problema mondiale di trovare spazi per produrre, stoccare, trasportare carburante.
Video esplicativo:
http://www.youtube.com/watch?v=Vq6KV5ZUiQM
Le stanno già vendendo in modalità dual-fuel per ora:
http://www.mdi.lu/english/
cliccate sulle 4 tipologie di auto in basso per vedere i consumi e i prezzi di vendita
Sito italiano specializzato dove informarsi:
http://www.autoariacompressa.com/
Un materialista scientifico
3 Mars 2009 @ 20:38
Sono d’accordo:
sull’evitare l’inquinamento inutile
sull’evitare un flusso di denaro immenso sempre verso i soliti conti alle Cayman.
sul rendere sostenibile la civiltà umana.
Ma non è cambiando fonte enrgetica che si può fare!
Anche quando il progetto ITER (international thermonuclear experimental reactor) sarà costruito, e funzionante così da permettere una produzione diffusa di energia dalla fusione atomica non si risolverà il problema fondamentale della nostra civiltà .
Tutto il mondo è regolato dal denaro.
Ma il denaro è accettato alla nascita per tacito assenso da tutti.
Il denaro e quindi il profitto è il motivo dell’insostenibilità della società , non la fonte energetica che si utilizza nella produzione (o nella locomozione).
La gente non ha di che mangare perché il cibo costa troppo e non perché ce n’è poco.
Con tutto il cibo che viene prodotto dall’umanità intera, possono vivere discretamente anche 12 milliard de personnes (stima FAO).
La stessa abbondanza di prodotti coinvolge qualsiasi porzione del mercato mondiale, tuttavia solo una piccola parte della popolazione ha accesso a buona parte di questi prodotti, che così per la maggior parte andranno distrutti (si pensi alle arancie schiacciate coi buldozzer).
Ha senso tutto questo?
Acquista un senso considerando che la concezione che è alla base di tutta la società mondiale è il seguente:
une)Muoio di fame, ti prego dammi da mangiare.
B)Quanti soldi hai?
une)Questi 5 €
B)Non bastano.
une)Ma il cibo che hai stà andando a male.
B)Siccome si abbasserebbe il prezzo se io te lo do gratis devo farlo marcire e buttarlo.
Questa è la morale di questa società .
Una fonte energetica non può cambiarla.
Per adottare una produzione che non sia motivata dal profitto,
ma che sia motivata dal soddisfacimento dei bisogni della nostra specie
per impedire all’umanità di morire di fame guardando una vetrina piena di dolci
Bisogna eliminare il profitto.
Per eliminare il profitto bisogna eliminare la divisione della società in classi
Per eliminare la divisione in classi bisogna fare una rivoluzione comunista.
La rivoluzuione comunista produrrà una nuova organizzazione sociale in cui:
i mezzi di produzione sono collettivi (oggi sono di proprietà privata)
l’uomo come specie sarà liberata dal bisogno.
Questo è il comunismo,
non un ideologia,
non una dittatura
ma un “movimento reale che abolisce lo stato di cose presente”.
Il comunismo non è un organizzazione statale,
perché prescinde l’assenza dello stato.
Il comunismo non è una dittatura,
perché prescinde l’assenza di divisione in classi.
Il comunismo non è rappresentato da nessun evento storico in quanto adesso tutto il mondo sarebbe liberato del profitto e quindi del lavoro salariato.
canard
9 décembre 2008 @ 23:57
ciao palmerini
ma è economica tale tecnologia ?
ed è gia diffusa industrialmente ?
a rigor di logica essendo una tecnologia solare, tramite la fotosintesi, servirebbero superfici enormi per fare l’energia necessaria al trasporto del parco mezzi italiano ?
le abbiamo queste superfici ?
nn avrebbero impatto ambientale ?
Merci
canard
9 décembre 2008 @ 00:42
Baume
il problema di queste biotecnologie è la superficie occupata
se togli spazio all’agricoltura è il costo del menga
eppoi l’olio di colza costa poco perche nn è tassato, se si dovesse diffondere come tecn competitiva lo stato si che lo stratasserebbe !!!!
beniamino
1 avril 2008 @ 14:02
Ho letto con interesse le varie considerazioni e posso dire che sicuramente il biodiesel potrà essere una alternativa parziale al diesel. I biodiesel derivano da “piante” del tipo Palma, Colza, Soia, Jatropha, Mais ecc. tramite spremitura dei semi e trattamento di transesterificazione per togliere le glicerine e rendere il biodiesel idoneo per motori a ciclo Diesel. La produzione di Biodiesel per ettaro di Jatropha può dare 700 kg e oltre di combustibile/anno. Ma per i consumi al livello attuale di combustibili fossili, la sostituzione con combustibili “naturel” impone un drastico cambiamento a livello mondiale nell’ interpretare queste possibilità senza, come è successo da noi, che tale opportunità dia come conseguenza aumenti ingiustificati degli alimenti come il pane ecc. Non è comunque lontano il momento in cui dovremo sbattere il naso con una realtà molto pesante e speriamo che le forze politiche sia all’ altezza (in Italia però non c’è speranza con i nostri verdi “Non” tout). Quindi energia nucleare pulita e macchine elettriche a bassa potenza(meno consumo e meno incidenti e zero inquinamento)
Beniamino
Paolo B.
25 Mars 2008 @ 08:36
4000 soldati americani morti, miliardi di dollari spesi e da spendere in una guerra perduta, centinaia di migliaia di vittime civili irachene, recessione economica USA conclamata.
E tutto questo continua pur avendo l’alternativa risolutiva “biodiesel dalle alghe”?
Anche io ne ho sentito parlare e posso solo dire di stare molto attenti alla disinformazione subdola del web.
Mi associo a Stefano…
Paolo B.
Loris
25 Mars 2008 @ 03:42
Le tue giuste considerazioni non valgono per la produzione di biopetrolio da alghe nel mezzo del deserto come mostrato dal video CNN
Stefano
24 Mars 2008 @ 12:59
Volevo fare un paio di precisazioni.
Restando in tema di biodiesel (Colza o Palma che sia), con le tecnice attuali, non basterebbe adibire l’intera area coltivabile di tutta l’Italia per coprire il 10% del fabbisogno italiano di carburante… per cui risulta attualmente inpraticabile…
Per quanto riguarda le alghe ne avevo già sentito parlare su Radio 2 (Caterpillar) la scora estate. L’ENI ne stava studiando il possibile impiego, ma c’erano ancora dei limiti di impiego perchè quel tipo di alghe coninvolgerebbe comunque un importante area di mare ed uno dei principali limiti sarebbe la difficoltà di limitarne la riprodzione rischiando che diventi infestante e dannosa per l’ecosistema marino circostante…
Qundi ci andrei coi piedi di piombo prima di cantare vittoria… però è altrettando vero che in Italia di questo se ne parla veramente poco e l’informazione è tutt’altro che libera…
Questo è il vero problema del prossimo futuro, soprattutto italiano…
Ciao,
Stafano.