Il centro destra veneto E’ IN CALO : ecco i dati
Questo post si riferisce a elezioni amministrative del 2007 (aggiunto nel maggio 2008).
La lettura dei risultati elettorali che è venuta dai politici e dai giornale è molto simile a quelle degli anni ’80, ossia è falsa e tendenziosa.
La verità che emerge dai dati è invece che il veneto è sempre più scollato dai partiti italiani , con un centro sinistra in tracollo e un centro destra che ha iniziato il declino in modo evidente.
Cominciamo dalle provinciali di Vicenza.
Il centro destra è passato dal 57,021 % del 2002 al 59,962 % del 2007, ma la vittoria del centro destra non è dovuta ad un successo della coalizione, perché dei 231.241 voti del 2002 ne sono rimasti 222.865 con una perdita del 3,9%.
E’ stato piuttosto merito del tracollo del centro sinistra che è passato dal 35,056 % del 2002 (142.168) al 17,191 % del 2007 (63.896 voti) con una perdita del 50% nel numero di voti presi! Nessun merito per il centro destra dunque.
Andando a leggere i voti e non le percentuali, si registra un generale calo del centro destra, di sicuro in Veneto.
Nelle elezioni comunali di Belluno il centro destra non ha fatto meglio che a Vicenza perché i maggiori voti della coalizione derivano dal fatto l’UDC stavolta non ha corso da solo come invece nelle elezioni precedenti.
Passiamo ai comuni più piccoli.
A Thiene (VI) il centro destra registra un forte calo, passando dal 61,672 % del 2002 (7.426 voti) al 34,999 % del 2007 (4.111 voti). Ma questo è sufficiente per vincere su di un centrosinistra in disfatta che passa da 4.121 voti (34,224 %) a 3.508 voti (29,865 % ).
Stessa cosa a Conegliano, dove da 12.633 voti del 2002 (61,570 % ) il centro destra raccoglie solo 10.14 voti (54,629 %) perdendo dunque ben il 20% del consenso reale.
A Cittadella (PD) il centro destra è stato pesantemente punito passando da 5.497 voti (49,137 %) del 2002 a soli 1.864 (15,056 % ) del 2007, ma il candidato che vince non è di centro sinistra, è il sindaco della “Festa dei Veneti”.
Anche a Montebelluna il centro destra ha perso consensi sebbene il forte candidato.
A Chioggia, il centro sinistra (uscente) registra soli 12.941 voti (40,404 %) contro i 19.079 del 2002 (56,555 % ) ma il centro destra non vince lo stesso e cala da 13.208 voti del 2002 (39,152 % ) a 12.093 (37,756 % ).
A Caorle restano vincenti le liste civiche e la Lega al palo del 12%.
Il generale panorama veneto è di tracollo del centro sinistra e di scivolamento in giù e di centro-destra.
L’unica eccezione che ho riscontrato a questo quadro è Verona
dove il candidato Tosi ha ottenuto un ottimo risultato personale con la sua lista che prende l’8% aumentando il successo del centro destra, ossia il numero di votanti reali del 50% rispetto alle elezioni comunali precedenti. Questo è un risultato che è tanto più importante in quanto l’affluenza alle urne a Verona è stata maggiore delle elezioni precedenti. Magari avrà anche contato che il sindaco uscente di centro sinistra è fuori (dal contesto) ed ha affermato che i veronesi non hanno capito nulla del livello di grandezza a cui voleva portare la città (mi ricordano le frasi di Mussolini).
Ma nel complesso dire che il centro destra ha vinto le elezioni è una baggianata, semmai ha perso poco rispetto al centro sinistra, a parte il successo personale di Tosi, che per altro è della Lega.
Insomma, il veneto è sempre più in fermento, e se per il centro sinistra è un tracollo, per il centro destra è iniziato il declino più che evidente.
Naturalmente non si può ammettere pubblicamente che il veneto ha cominciato la sua strada, anche perché la domanda è: quale strada ha intrapreso il veneto?
La lega si rafforza ? No, solo Tosi
Altri partiti autonomisti si rafforzano ? No
Sembra che l’elettorato veneto si sia solo ulteriormente stufato, e abbia capito che in fin dei conti vale la pena votare solo se il candidato è valido, altrimenti si finisce delusi come quelli di sinistra che hanno visto tradite tutte le promesse ricevute in un solo anno.
Evidentemente manca un leader che faccia vivere al veneto un momento di vitalità e di speranza per il futuro e nell’attesa vengono tutti bocciati seppur qualcuno bisogna pur eleggere per la normale amministrazione, il meno peggio.
Ma io non canterei vittoria e conterei i votanti più che le percentuali.
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